Di: DailyForex
I recenti guadagni visti nei mercati mondiali hanno spostato alcuni indici a livelli record ed altri a livelli non visti dal principio della crisi finanziaria globale. I guadagni nel mercato non sono stati accompagnati da forti aumenti di produttività, dagli ordini, da nuovi posti di lavoro e nemmeno dalla fiducia delle imprese stellare. Gli indici mostrano progressi, ma ad un livello molto più modesto. Quindi, si potrebbe dire che i recenti guadagni del mercato sono stati “portati dagli investitori”, ad indicare che gli investitori hanno riacquistato un pó della loro brama per la caccia al rischio ed i buoni affari. Il recente rally è stato deragliato dai deludenti dati economici cinesi e dalle preoccupazioni che la Federal Reserve potrebbe essere intenzionata a rilasciare le misure di stimolo dall’economia americana.
Martedì, i mercati si sono rafforzati sulla notizia che i prezzi degli immobili hanno visto l'aumento maggiore in 7 anni. L’indice Case-Shiller ha registrato un aumento annuale sui prezzi delle abitazioni in tutte le 20 città incluse nella statistica, per il terzo mese di fila. In aggiunta, la nuova cifra sulla vendita di case per aprile era al suo massimo in 5 anni e le vendite del patrimonio edilizio esistente era al suo massimo su 3 anni e mezzo. L’incremento nel prezzo degli immobili ha visto forti variazioni regionali: dal 2,6% a New York al 22,5% a Phoenix.
Il settore immobiliare statunitense ha vissuto tra il 1999 ed il 2006 una forte bolla che ha visto raddoppiare il prezzo medio delle abitazioni. I dati suggeriscono che adesso questa bolla si è completamente sgonfiata, con i prezzi delle case che stanno colpendo l’aumento della pendenza media nel lungo termine. Il prezzo si è alzato di circa 1/3 dal 1999 (rispetto al raddoppio visto nei sette anni di bolla).
Le banche centrali in Giappone ed Europa hanno affermato che continueranno a prendere misure a sostegno delle loro economie. La media industriale del Dow Jones martedì ha chiuso in up dello 0,7% ed i mercati europei erano in rialzo dall’1,2% all’1,6% ed il Nikkei ha chiuso più alto dell’1,2%.
Ieri, nelle prime ore di trading, i mercati europei erano in perdita di circa l’1%, negando la maggior parte dei guadagni di martedì.