Di: DailyForex
La Banca Centrale Europea ha colto di sorpresa molti analisti la scorsa settimana con l’annuncio del taglio dei tassi d’interesse del 50%, da 0,5% ad un minimo da record, 0,25%. I mercati Forex hanno reagito svalutando l’euro dell’1%, ma da quando la decisione è stata presa la moneta unica ha già preso la strada del rally, recuperando la maggior parte di quanto aveva perduto.
Il motivo della mossa della BCE sembrano le preoccupazioni per l’inflazione bassa e la continua debolezza della crescita economica. Negli ultimi quattro mesi l’inflazione è scesa dall’1,6% all’attuale 0,7%; il target nominale della BCE in fatto di inflazione è al 2% in situazioni economiche ordinarie. Ci si preoccupa del fatto che un’inflazione così bassa possa portare in alcuni paesi alla deflazione, che creerebbe difficoltà alla domanda interna: i clienti ritarderebbero i loro acquisti, sapendo che i prezzi sono in discesa. La maggiore componente, in molte economie, è proprio la domanda interna, e questo sarebbe dunque un fatto negativo, specialmente con un background in cui la disoccupazione è alta. L’inflazione nell’eurozona non era così bassa da gennaio 2010.
Come parte della sua Forward Guidance, la BCE ha reso noto che si aspetta un lungo periodo di bassa inflazione, seguito poi da un aumento graduale verso l’obiettivo. Ha inoltre reiterato che nel prossimo futuro i tassi d’interesse rimarranno bassi.
I tassi d’interesse più bassi dovrebbero permettere alle attività di ottenere denaro meno caro per espandersi, ma sono fermi ad un minimo storico (o quasi) oramai da molto tempo, e non hanno attirato questo tipo di investimento. Inizialmente avrebbero inoltre dovuto far scendere l’euro, rendendo più competitive le esportazioni del vecchio continente, ma come abbiamo visto l’effetto è stato solo transitorio. Nel secondo trimestre l’eurozona è cresciuta dello 0,3%, dopo quasi sei trimestri di recessione.
La Bank of England ha lasciato invariato il tasso d’interesse allo 0,5%, livello a cui è fermo da marzo 2009.