Di: DailyForex
Nonostante le fiorenti cifre sugli ordini di fabbrica, la Commissione Europea ha lanciato una nota di cauto ottimismo affermando che il peggio sarebbe ormai passato. La Commissione ritiene che l’economia dell’Eurozona ha raggiunto una svolta decisiva e che i “segnali di speranza” si sono trasformati in “risultati positivi tangibili”.
Persino la debole lode da parte della Commissione sulla parziale ripresa della zona Euro è stata temperata da un abbassamento della proiezione di crescita per il 2014. Le proiezioni iniziali prevedevano infatti che l’economia dei 17 membri del blocco (che diventeranno 18 a gennaio per l’entrata nella moneta unica della Lituania) sarebbe cresciuta dell’1,4%. In maggio, questa cifra è stata rivista all'1,2% mentre la previsione attuale è data ad un anemico 1,1%. Negli ultimi 2 anni, la produzione economica del blocco ha subito un calo, ma finalmente è uscita dalla recessione tornando ad una qualche forma di crescita. La Commissione si aspetta che l’area Euro veda un’espansione di un modesto 1,7% nel 2015. Per l’Unione Europea nel complesso (incluso il Regno Unito) si ritiene che la crescita sarà dell’1,4% nel 2014 e dell’1,9% nel 2015.
La Commissione è stata ottimista circa le prospettive sull’occupazione; il Commissario europeo per gli Affari Economici e Monetari, Olli Rehn, ha però avvertito: “è troppo presto per cantar vittoria. La disoccupazione resta ancora a livelli inaccettabilmente alti”. La Commissione crede che la disoccupazione all’interno dell’Eurozona rimarrà all’attuale 12,2% per il prossimo anno, anche se potremmo assistere a qualche allentamento nei paesi ad alto livello di disoccupazione coinvolti nella crisi del debito pubblico. La Commissione ritiene che la disoccupazione calerà marginalmente all’11,8% nel 2015.