Ricordate tutti i discorsi sui baby boomers e di come avrebbero cambiare il mondo? Ora è la generazione del nuovo millennio (i Millennial) a fare notizia, come una nuova generazione di imprenditori ed innovatori che fanno sentire la loro presenza sotto ogni aspetto delle nostre vite in tutto il mondo.
I baby boomers sono le persone nate dopo la Seconda Guerra Mondiale, tra gli anni 1946 e 1964. Durante il boom, si stima che solo negli Stati Uniti siano nati 77 milioni di bambini, portando di conseguenza un aumento della domanda di beni di consumo ed alimentando significativamente l’economia del dopoguerra.
Ci sono circa 75.4 milioni di baby boomers che attualmente vivono nel nord America, e siccome rappresentano il 20% del pubblico americano, hanno ancora un impatto importante sull’economia statunitense. La generazione del boom è ritratta come ottimista, educata e motivata da un senso di forza, opportunità e benessere economico.
Questa generazione della ‘classe media’ continua ad essere al centro di importanti campagne di marketing e business plan.
I Millennials entrano in gioco
Secondo uno studio, entro il 2017 i Millennials avranno un reddito disponibile maggiore ai baby boomers, e verranno spesi 500 mld $ in acquisti.
Inseriamo la generazione dei Millennial.
I Millennial sono nati tra i primi anni ’80 ed il 2000 e secondo le cifre degli ultimi censimenti americani, ci sono 83.1 milioni di Millennials che vivono negli Stati Uniti. Questi giovani adulti sono arrivati con la rivoluzione digitale ed ora stanno emergendo come gruppo di consumatori dominante.
MasterCard ha di recente eseguito uno studio approfondito su questi consumatori e sono uscite alcune statistiche veramente interessanti. Secondo questo studio, entro il 2017 i millennial avranno un reddito disponibile maggiore dei baby boomers, vicino ai 200 miliardi di dollari, e ne verranno spesi 500$ mld in acquisti.
Questi giovani donne e uomini sono all’avanguardia nella tecnologia, negli sport e nelle questioni sociali. Essendo cresciuti con internet e smartphone, sono abituati ad avere le informazioni a portata di mano e si aspettano di ottenere le cose molto più velocemente rispetto alle vecchie generazioni. Sono intellettualmente connessi e desiderosi di influenzare gli altri. Si aspettano anche un facile accesso ed una risposta immediata a qualsiasi cosa.
L’indagine di MasterCard ha tuttavia indicato che il millennial medio è un tipo di consumatore diverso da quello del passato. I Millennials sono clienti frugali e non acquirenti impulsivi. Inoltre, sono disposti a fare delle ricerche prima di buttarsi nella prima occasione che si trovano di fronte, e questo tipo di decisioni dipendono pesantemente da apps come Uber o Airbnb.
Però, quando si tratta di smartphone e tablet, sono veloci a premere il tasto “Acquista”. Tutte le forme di comunicazione sono vitali, e la trasmissione e ricezione di qualsiasi tipo di messaggio il più veloce possibile è un elemento fondamentale.
Baby Boomers
Secondo le proiezioni rilasciate dall’U.S. Census Bureau, si prevede che la generazione dei millennial superi di numero quella dei baby boomers nel 2015. Negli Stati Uniti, i Millennials con età compresa tra i 18 ed i 34 anni taccheranno i 75.3 milioni, sorpassando così i 74.9 milioni di boomers con età tra 51 e 69.
È facile prevedere che l’impatto generale della millennial generation sull’economia sarà importantissimo.
Le statistiche rilasciate ad ottobre 2014 dal Council of Economic Advisors a Washington, riportano altri fattori riguardanti i Millennials ed il modo in cui potranno avere effetti sull’economia nei prossimi 10-15 anni.
Secondo il rapporto del CEA, ad oggi i millennials sono la generazione più varia ed istruita, con circa il 61% dei millennials adulti che hanno frequentato il college o che hanno conseguito almeno il diploma di laurea. Solo il 46% di baby boomers ha fatto lo stesso. I millennials sono la generazione con più laureati di ogni altra generazione di giovani adulti, riflesso del loro impegno verso un grado superiore d’istruzione, come risposta alle esigenze di un mercato del lavoro che valorizza i lavoratori più istruiti.
I Millennials hanno anche meno probabilità rispetto alle altre generazioni di eccellere in campi importanti quali quelli del commercio e dei servizi sanitari, ma maggiori probabilità negli studi di scienze sociali o nei campi applicati come la comunicazione, la giustizia criminale e la biblioteconomia. A sorpresa, la percentuale di millennials che sceglie di studiare informatica o scienza dell’informazione è scesa nel corso del tempo, un calo più pronunciato tra le donne che tra gli uomini.
La Millennial generation è più propensa a concentrarsi esclusivamente sugli studi, invece di combinare scuola e lavoro, e sempre più studenti si affidano a prestiti per pagare la loro formazione post-secondaria.
Non solo questi ventenni e trentenni sono collegati virtualmente attraverso i social network, ma tengono in particolar conto famiglia ed amici, non disdegnando di vivere vicino a loro.
I Millennials sono più interessati alla loro salute e benessere ed hanno molta più probabilità di avere copertura assicurativa sanitaria durante gli anni della loro “giovinezza adulta”.
I Millennials sono la generazione che darà forma alla nostra economia per decenni a venire. Questa è una generazione segnata dalle trasformazioni a quasi tutti gli obiettivi principali, dai cambiamenti nei modelli genitoriali alle scelte scolastiche, alle condizioni dell’economia americana nelle quali si trovano, alle loro scelte personali in fatto di casa e famiglia. Forse stanno semplicemente continuando il modello iniziato generazioni fa. Più probabilmente, stanno portando avanti l’esplorazione del mondo tecnologicamente esplosivo e frenetico nel quale viviamo oggi.