Quando gli investitori si sentono frustrati e confusi sulla direzione che prenderà il mercato, fanno ciò che di più naturale gli verrebbe da fare: acquistano bond.
La decisione di giovedì della Yellen di tenere a zero i tassi d’interesse nel breve periodo (soglia a cui sono fermi dal 2006) ha portato gli investitori a cercare sollievo temporaneo in forme d’investimento che offrono meno rischi, nonostante abbiano ritorni meno elevati, come i titoli del Tesoro statunitense con rendimenti a breve e medio termine e titoli investment grade.
Gli investitori si stanno concentrando sui bond da mesi, visto che l’inizio delle agitazioni globali e l’incertezza sull’approccio della Fed hanno provocato insicurezza nei mercati. Il rallentamento in Cina può essere stato all’origine di tutto, così come il disaccordo fra gli analisti circa la vera forza dell’economia americana. I bond rimangono uno dei pochi strumenti a disposizione che offre liquidità e profitti in un momento economico di inflazione contenuta, scarsa crescita globale e continue speculazioni su quando ci sarà la prossima campagna di inasprimento della Fed.
I traders prevedono che i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a lungo termine continueranno a salire quest’anno, in linea con un miglioramento dell’economia statunitense.
Bond europei
Secondo Rick Rieder, a capo degli investimenti per il reddito fisso globale a BlackRock (BLK.N), il più grande manager di asset al mondo, con circa 4,7 mila miliardi di Dollari in asset in gestione “Vale la pena guardare anche i bond europei”.
In effetti, il membro del Comitato Esecutivo della Banca Centrale Europea Benoit Coeure, venerdì ha riportato che qualora venisse richiesto, la banca ha la flessibilità di estendere l’acquisto di bond oltre Settembre 2016. Questa dichiarazione ha portato ad un rally del debito libero in Europa e un’ulteriore spinta per i titoli del Tesoro.
Rendimenti più bassi per i bond europei fanno sì che i rendimenti dei bond statunitensi del debito siano più alti, e quindi ancor più attraenti per gli acquirenti. Il rendimento su bond del tesoro a 10 anni di riferimento era del 2,155%, in calo rispetto al 2,215% di giovedì. I rendimenti si muovono nella direzione opposta rispetto ai prezzi, dunque se i rendimenti dei bond calano, i prezzi aumentano.
Molte aziende che emettono bond, prevedendo (correttamente) che la Fed non avrebbe toccato i tassi d’interesse, fino al 16 Settembre hanno acquistato titoli del Tesoro statunitensi a diverse scadenze per un valore di 1,1 miliardi di Dollari. Pimco Total Return Fund, uno dei più grandi fondi obbligazionari al mondo, ha registrato profitti per lo 0,26% durante la settimana, mentre l’indice Barclays' U.S. Aggregate Bond, l’indice di riferimento maggiormente seguito nel mercato dei bond statunitense, ha chiuso la giornata in rialzo dello 0,49% giovedì, il maggior guadagno giornaliero dall’inizio di Luglio.
I trader prevedono che i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a lungo termine continueranno a salire quest’anno, in linea con un miglioramento dell’economia statunitense. Inoltre, l’acquisto di titoli a lungo termine è un mezzo per mantenere bassa l’inflazione, dato che il valore dei titoli del Tesoro a lungo termine è più influenzato dalla crescita globale e dalle previsioni per l’inflazione che non dalla politica della Fed sui tassi d’interesse nel breve periodo. L’inflazione può essere dannosa, poiché nel tempo diminuisce le entrate fisse dei bond.
Inflazione al 2%
Nel frattempo l’inflazione negli Stati Uniti rimane intorno al 2%, favorita dal mercato delle matere prime, che è stato costantemente in perdita. La repentina decisione del mese scorso del governo cinese di diminuire il valore dello Yuan cinese ha fatto scontrare molte valute dei mercati emergenti contro il Dollaro, e questo ha aiutato a mantenere bassa l’inflazione, mentre ha aumentato l’appetibilità dei bond del Tesoro a lungo termine.
Gli analisti puntano verso altre ragioni, a sostegno del mantenersi sui bond esistenti o sull’acquistarne di nuovi. Le probabilità che la Fed aumenti i tassi in un futuro prossimo stanno scendendo rapidamente, e visto anche l’ulteriore crollo dei prezzi del greggio, la Fed ha ben pochi motivi per metterlo in atto.
La deflazione, presente in molti paesi e in arrivo per molti altri, inclusa l’Eurozona, rende gli attuali titoli del tesoro e i rendimenti dei bond molto invitanti. il Quantitative Easing, attualmente presente in Giappone (e subito a seguire verrà l’Eurozona), mette a disposizione più denaro da investire in titoli del Tesoro statunitensi.
Un’altra ragione per acquistare bond è che anche gli stranieri ne acquistano: dei 13 miliardi di Dollari di vendite dei bond trentennali a Dicembre, il 50% è stato acquistato al di fuori degli Stati Uniti.
Inoltre, le banche americane ora devono rispettare una nuova sentenza che impone loro di possedere una maggior quantità di asset liquidi, e che il 60% di questi venga sostenuto dal governo federale.
I titoli a lungo termine continuano ad attrarre fondi pensione e compagnie di assicurazioni sulla vita, che vogliono che le loro passività a lungo termine siano in linea con asset di durata simile. Nel frattempo i “baby boomers” sono cresciuti, e preferiscono bond che riducano i rischi per i loro portafoglio, seppur con rendimenti bassi.
Rischi dei Bond a Lungo Termine
Esistono tuttavia anche dei lati negativi nel possedere bond a lungo termine. Se la Fed decidesse di mantenere bassi i tassi d’interesse per più tempo del previsto, gli investitori potrebbero preoccuparsi che la Fed possa non essere in grado di reagire abbastanza in fretta alle preoccupazioni per l’inflazione, cosa che li porterebbe a vendere i loro bond a lungo termine.
C’è anche il rischio che le banche centrali estere svendano i loro bond a lungo termine per poter finanziare la ripresa economica dei loro paesi. Questo è ciò che è accaduto a Luglio quando la Cona ha venduto una considerevole quantità di bond del Tesoro prima di ridurre il valore dello Yuan ad Agosto. Questo ha fatto si che i rendimenti dei bond tenessero il passo durante il collasso del mercato.
Come la maggior parte delle questioni finanziarie questi giorni, non ci sono certezze, e ci saranno sempre differenze su come gli investitori interpretano gli stessi dati ed arrivano a conclusioni diverse. Ora che la Fed ha preso la sua decisione, gli economisti si stanno riorganizzando e rivedendo le loro previsioni, sostanzialmente tenendo un profilo basso ed incoraggiando gli investitori a prendersi un po’ di tempo in più, riducendo il rischio.