È chiaro che ormai è solo questione di tempo prima che la Federal Reserve aumenti i tassi d’interesse dai loro attuali livelli ai minimi storici. Sempre più persone pensa che i tassi verranno alzati durante il meeting di Dicembre della Federal Reserve. Questa probabilità dovrà essere sostenuta da una revisione al rialzo dei dati sulle performance economiche statunitensi del terzo trimestre.
La stima trimestrale del PIL è soggetta a due revisioni quando diventano disponibili i dati totali, ma quella iniziale generalmente risulta essere piuttosto affidabile. Ad ogni modo, la lettura della crescita nella stima iniziale era dell’1,5%, ed è stata poi rivista significativamente al rialzo, al 2,1% (i valori sono espressi su base annua). Il motivo alla base di questa revisione positiva è che le aziende sembrano aver rifornito le loro scorte ad un ritmo più veloce del previsto. Ad ogni modo, gli investimenti delle aziende sono scesi dal 5,2% del secondo trimestre al 3,4% nel terzo trimestre. Questo è stato attribuito, almeno parzialmente, alla riduzione degli investimenti nel settore delle esplorazioni petrolifere e del gas, a causa del basso prezzo del petrolio greggio, che rende lo sfruttamento di un settore più marginale, antieconomico attualmente.
Nel lato negativo dell’equazione, la spesa dei consumatori è diminuita nella revisione dei dati. I dati sono stati rivisti al ribasso dal 3,2 al 3%, ma si sono uniti ai dati positivi sulla creazione di occupazione per il mese scorso; è tuttavia improbabile che pesi sulla decisione stessa di aumentare i tassi a Dicembre. Allo stesso modo, mentre gli esportatori statunitensi non saranno felici di vedere un aumento dei tassi, visto che probabilmente farà salire un Dollaro già forte, rendendo i loro prodotti più cari nei mercati d’importazione, il termine dominante nell’economica statunitense è la domanda interna, che conta circa il 70% della produzione.