Sul sito web della Goldman Sachs si legge:
“I nostri princìpi d’impresa, il fondamento della nostra cultura al servizio del cliente, il lavoro di squadra, l’eccellenza, l’iniziativa personale e la responsabilità, sono fondamentali per la nostra sostenibilità e successo nel lungo periodo”.
Belle parole, in effetti, che la Goldman Sachs sembra però contraddire nei fatti. Una delle maggiori banche d’investimento a livello mondiale con una base diversificata di clienti, che vanno dai singoli alle imprese, alle istituzioni finanziarie, ai governi (in particolare la Grecia!), agli individui con grandi patrimoni, ha appena accettato di pagare alle autorità statunitensi 5,1 miliardi di Dollari per risolvere il contenzioso che la vede coinvolta in pratiche di marketing fraudolento: la vendita di Mortgage Backed Securities, i titoli legati ai mutui, nella corsa verso la crisi finanziaria globale.
Le banche hanno prestato denaro a tassi elevati a mutuatari “sub-prime” , che probabilmente non sarebbero altrimenti risultati qualificati per ricevere un mutuo. Questi prestiti sono stati poi raggruppati (cartolarizzati), messi sul mercato come bond con investment-grade e venduti ad investitori da società come la Goldman Sachs. L’idea era che solo una piccola parte dei mutuatari sarebbe andata in default, e che i bond sarebbero dunque stati sicuri. Chiaramente, non si è tenuto conto della possibilità che questa sicurezza svanisse, e che il settore finanziario e gli investitori potessero ritrovarsi altamente esposti all’inesigibilità creditizia (mascherata come un investimento di grado AAA) dalla quale avrebbero cercato di trarsi fuori, facendo scoppiare la crisi.
Un comunicato stampa sul sito della Goldman Sachs fornisce i dettagli di come sarà ripartita la multa:
“Secondo i termini dell’accordo di principio, l’azienda verserà 2,385 miliardi di Dollari di sanzione civile, 875 milioni in pagamenti in contanti e 1,8 miliardi di Dollari di restituzione ai consumatori. La restituzione ai consumatori avverrà sotto forma di sostanziale perdono per proprietari e detentori di un mutuo in difficoltà; finanziamento per le costruzioni, riabilitazione e conservazione di immobili a prezzi accessibili; supporto nella ristrutturazione del debito, programmi di prevenzione del pignoramento e della miglioria della qualità degli immobili, così come delle banche di credito fondiario”.
La Goldman Sachs stima che l’accordo peserà sui profitti trimestrali per 1,5 miliardi di Dollari. È impossibile non pensare che, qundo scoperti, le istituzioni finanziarie e i funzionari responsabili possano di volta in volta risolvere atti altresì criminali semplicemente pagando multe (salate): con questo, l’era della condotta finanziaria scorretta non avrebbe fine, perché le ricompense supererebbero qualsiasi rischio personale rispetto alle persone coinvolte.