Alexander Van der Bellen, ex leader del partito ecologista candidatosi come indipendente, ha vinto le elezioni presidenziali austriache. Van Der Bellen, professore di economia in pensione, ha sconfitto per una manciata di voti Norbert Hoffer, del Partito delle Libertà, partito anti immigrazione e di euroscettici dell'ala destra.
Sebbene la presidenza austriaca sia in gran parte una posizione cerimoniale, i risultati delle elezioni sono emblematici dell’attuale posizione politica austriaca, e riflettono il drammatico cambiamento in atto nel panorama politico del paese, che sin dalla fine della seconda guerra mondiale è stato dominato da due partiti di centro.
La vittoria di Van der Bellen ha fatto dell’Austria il più forte paese populista europeo oggi, dove le le diffuse frustrazioni per l’incapacità dell’Unione Europea di fronteggiare l’attuale crisi economica e dell’immigrazione, sono ora sotto i riflettori. Le elezioni austriache hanno lasciato il paese diviso su quale direzione dovrebbe prendere ora.
Voti: Troppa Poca Distanza per Rilassarsi
Gli analisti individuano nella crisi dell’immigrazione il catalizzatore dei risultati delle elezioni. l’Austria ha seguito la Germania lo scorso settembre nell’apertura dei confini a migliaia di migranti che erano rimasti intrappolati sul cammino dal Medio Oriente all’Europa centrale, passando per l’Ucraina. Ci sono voluti solo otto mesi per rendersi conto dell'errore, e più della metà della popolazione austriaca ha votato per una piattaforma Euroscettica, anti immigrazione e contro il sistema.
Sono state solo 31.000 (alcuni dicono 61.000) su più di 4,6 milioni di schede elettorali a separare Hofer e Van Der Bellen al momento del conteggio dei voti. Prima dello scrutinio delle preferenze espresse per posta erano testa a testa, con Van Der Bellen al 48,1% di preferenze dai voti espressi e Hofer al 51,9%.
In pochissimi al di fuori del Partito Delle Libertà avevano sentito parlare di Hoffer prima delle elezioni presidenziali, ma il suo nome ora è sulla bocca di tutti, e gli elettori austriaci osserveranno se lo slancio del suo partito populista potrà continuare alle prossime elezioni parlamentari che avranno luogo nei prossimi due anni.
Gli austriaci sono rimasti insoddisfatti dai sistemi politici tradizionali al potere dalla seconda guerra mondiale in poi, attuati dal partito di centro sinistra dei Social democratici e quello conservatore del Popolo, entrambi eliminati lo scorso aprile al primo turno di votazioni.
Mentre il Partito delle Libertà di Hoffer ha fatto una propaganda anti-immigrazione, Van Der Bellen, i cui parenti hanno passato del tempo in un campo rifugiati dopo essersi trasferiti dalla Russia e stabiliti in Austria, ha promosso politiche migratorie liberali. Durante la sua campagna, ha detto ai suoi elettori che egli stesso “Aveva sperimentato come l’Austria fosse rinata dalle rovine della seconda guerra mondiale, provocata dalla follia del nazionalismo”.
Potrebbe avere qualche difficoltà a mantenere la sua promessa, alla luce delle nuove controverse leggi approvate lo scorso mese, che sono fra le risposte europee più dure alla crisi dell’immigrazione, e pongono severe restrizioni al diritto di asilo. Le leggi riflettono l’inasprimento degli atteggiamenti verso i migranti in Austria, dando permesso alle autorità di respingere la maggior parte dei migranti ai confini, nel caso in cui si invocasse lo stato di emergenza.
Hofer, la cui immagine amichevole ha aiutato il Partito delle Libertà a guadagnare gran parte della sua popolarità, non ha esitato ad affermare il proprio dissenso per una immigrazione prolungata, e durante la sua campagna ha avvertito che non avrebbe esitato a sciogliere il governo se non avesse agito contro l’immigrazione, dichiarando che: “L’Islam non trova posto in Austria”.
Il Partito delle Libertà affonda le sue radici nel partito nazista che l’Austria non ha totalmente affrontato. Il Fpö è stato fondato da un membro distinto del partito nazista delle SS, che è stato Ministro dell’agricoltura quando Hitler ha annesso l’Austria nel 1938.
Il voto in Austria sta destando preoccupazioni nei leader europei, in particolar modo nella vicina Germania, dove il nuovo parito anti immigrazione Alternative sta guadagnando forza, e il partito greco di sinistra di Syriza si è riferito alla dimostrazione di forza di Hofer dicendo che: “...È tempo che inizino a suonare i campanelli d’allarme per l’Europa”.