Mark Carney, Governatore della Bank of England, ha attirato le ire dei vari gruppi sostenitori dell’uscita dall’UE, quando ha suggerito che il Regno Unito potrebbe entrare in una recessione tecnica, se il paese decidesse di non far più parte dell’UE al referendum del mese prossimo. I verbali dell’ultimo meeting del Monetary Policy Committee della Bank of England hanno evidenziato che un voto a favore dell’uscita dall’UE potrebbe portare ad una svalutazione della Sterlina, ad una diminuzione della crescita e ad un aumento della disoccupazione nel paese.
Chi spalleggia la permanenza del Regno Unito all’interno dell’UE ha preso i commenti come prova imparziale a sostegno della loro causa. Il Primo Ministro David Cameron ha definito i commenti “un messaggio molto chiaro” dei pericoli di una Brexit, mentre il Cancelliere George Osborne ha commentato: “La Banca sta dicendo che si troverebbe a dover trovare un compromesso fra stabilizzare l’inflazione da un lato, e stabilizzare la produzione e l’occupazione dall’altro. In ogni caso, le famiglie dovrebbero far fronte a redditi più bassi a causa dell’inflazione più alta, o l’economia soffrirebbe sul fronte dell’occupazione e dei mezzi di sussistenza. È una situazione in perdita in ogni caso, per l’Inghilterra. In ogni caso, saremmo più poveri”.
Il parlamentare del partito conservatore Jacob Rees Mogg, che sostiene uno dei gruppi per l’abbandono del’UE, ha chiesto le dimissioni di Carney, dicendo: “Penso sia una situazione senza precedenti, un governatore di una banca centrale che suggerisce che il popolo dovrebbe svendere la propria valuta. Suggerire che la Sterlina crollerà bruscamente, semplicemente non è ciò che un banchiere centrale responsabile farebbe”. Un altro attivista a sostegno della Brexit ed ex Cancelliere del partito Tory, Lord Lamont, ha accusato il Governatore di essere incosciente: “Il Governatore dovrebbe fare attenzione a non provocare una crisi. Se le sue parole avventate poi si rivelassero vere, la responsabilità sarebbe solo del Governatore stesso. Un Governatore prudente avrebbe semplicemente detto ‘Siamo pronti ad ogni eventualità’ ”.
Questi attacchi sono stati respinti dal portavoce della Bank of England, che ha sottolineato che il MPC ha il dovere di rendere noti i suoi giudizi: “La Bank of England non ha fatto, né farà, una qualsiasi valutazione dell’economia del Regno Unito all’interno dell’Unione Europea. Al contempo, la Banca ha il dovere di valutare le implicazioni che il far parte dell’UE ha per il Regno Unito, per la nostra capacità di raggiungere i nostri obiettivi chiave, e abbiamo il dovere di riportare al Parlamento e al pubblico i giudizi che ne abbiamo in base alle prove. Questa è la base fondamentale per una banca centrale aperta e trasparente. Valutare e riportare i rischi maggiori non significa essere coinvolti nella politica; piuttosto, sarebbe politico mettere a tacere giudizi rilevanti direttamente legati alle competenze della Banca, e che influenzano le nostre scelte politiche”.