Uber, Uber, Uber. Oggi questo nome sembra essere ovunque. Dunque, cos’è, di cosa si tratta?
La Uber Technologies è una compagnia di trasporti online con sede a San Francisco, California. È stata fondata nel 2009 con il nome di “Uber Cab” da Travis Kalanick e Garrett Camp, che a giugno dello stesso anno l’hanno lanciata sotto forma di app, e da allora ha iniziato ad espandersi internazionalmente all’inizio del 2012.
Uber fornisce una rete di trasporti online che permette ai consumatori dotati di smartphone di inoltrare una richiesta per un passaggio, un pacchetto o addirittura una cena di tre portate, mentre il percorso viene compiuto da autisti assunti dalla compagnia e che utilizzano le proprie auto per realizzare il giro e completare l’ordine.
Il successo economico della compagnia risiede nel team che l’ha fondata, che ha pensato molto a come strutturare il suo modello di reddito per la fase di crescita che precede l’IPO, e che poi ha abilmente messo in pratica il piano. La compagnia è stata creata in risposta alle necessità di Kalanicke Camp: dovevano chiamare un taxi sotto la pioggia e nessuno era disponibile. Sono stati tre gli elementi chiave nella ricerca dell’app giusta: la soluzione doveva essere via mobile, veloce e sempre accessibile.
Testata a NYC con 2 Auto Nere
I due hanno testato il loro servizio nella città di New York, e con appena qualche auto nera (a quel tempo ancor meno persone a conoscenza della startup) si è dimostrata quasi immediatamente un successo. Subito dopo anche San Francisco è entrata nelle rotte di Uber, e la compagnia oltre a promuovere il suo servizio unico ai viaggiatori, l'ha iniziato a pubblicizzare anche come soluzione ideale per le persone in cerca di lavoro, salendo a bordo e diventando conducente per Uber.
Presto i taxi di Uber hanno preso piede negli Stati Uniti e la compagnia ha iniziato ad aprire uffici in Europa, Sud America e Medio Oriente. Non è servita nemmeno troppo tempo a Uber per diventare un modello d’impresa di successo, ricalcato da molte altre compagnie (“Uberizzazione”) di tutto il mondo, e a maggio 2016 Uber è disponibile in oltre 66 paesi, 449 città di tutto il mondo e trascende confini, lingue e culture.
Il Successo di Uber in Medio Oriente
L’Egitto ha iniziato a mettere a disposizione Uber nel 2015, e quello del Cairo è diventato il mercato dalla crescita più rapida del Medio Oriente, e il suo business totale è cresciuto di 200 volte. Solo al Cairo, Uber conta un aumento di 3.000 nuovi conducenti al mese. Per fare un confronto, in Brasile, il secondo mercato più grande dell’America Latina per Uber, pianifica di assumere circa 4.000 nuovi conducenti al mese nel corso del prossimo anno.
Si è iniziato a settembre 2015 a chiamare un taxi Uber nelle città principali UAE di Dubai e Abu Dhabi, dopo che la compagnia ha offerto una promozione dopo l’altra, prima di arrivare ad offrire corse gratuite con Uber per il valore di una settimana, o un giorno intero di corse gratuite con UberX. Si possno vedere taxi Uber attraversare anche le stradine di Tel Aviv.
La popolarità di Uber è cresciuta in Arabia Saudita, in particolar modo da quando la società di trasporti ha introdotto un’opzione di pagamento in contanti per i suoi conducenti. Le carte di credito costituiscono il principale metodo di pagamento per i servizi di taxi di Uber nella maggior parte dei mercati, ma la compagnia ora ha introdotto l’opzione di pagamento in contanti in alcuni mercati del mondo.
In un annuncio a sorpresa di qualche giorno fa, il principale produttore di petrolio sta investendo 3,5 miliardi di Dollari in Uber, uno degli investimenti più grandi in una compagnia di tecnologia privata mai effettuato dai paesi sauditi. In cambio dell’assegno spropositato, Yasir Al Rumayya, direttore generale del fondo d’investimento pubblico saudita, si unirà al consiglio di Uber, dando quindi al governo saudita voce in una delle maggiori start-up della Silicon Valley. Uber intende investire il denaro per continuare la propria espansione nella regione e fuori.
In un comunicato stampa collettivo, il governo saudita e Uber hanno evidenziato che la tecnologia della start-up potrebbe aiutare a portare alcune riforme importanti nel paese, soprattutto in tema di diritti delle donne. L’80% dei suoi viaggiatori sauditi sono donne, che generalmente evitano i taxi per evitare l’imbarazzo di dover chiamare un taxi in pubblico. Riyadh è interessato a raddoppiare la percentuale di donne nella forza lavoro entro il 2030 portandola al 30%, e Uber spera che questa sua espansione aiuterà il paese a raggiungere il proprio obiettivo.
Oggi Uber viene valutato 62,5 miliardi di Dollari, più della capitalizzazione di mercato di FedEx, General Motors e Ford Motor.