Finora ottobre non è stato clemente con la Sterlina. Dalla prospettiva inglese, il primo crollo è stato causato dalla rivelazione del Primo ministro circa l’intenzione di invocare l’articolo 50 prima della fine di marzo 2017. Questo ha provocato un crollo della Sterlina da 1,2965$ durante il weekend a 1,2841$ lunedì. Prima della fine della giornata di trading di venerdì, la Sterlina è scesa a 1,2650$; il motivo di questo calo sono stati i commenti fatti dalla May alla conferenza del partito conservatore, nella quale ha dichiarato che le sue “linee rosse” sono da interpretarsi come la fine della libertà di movimento dei cittadini europei verso il Regno Unito e della sovranità della Corte Europea sulle decisioni giudiziarie del Regno Unito. Il mercato ha (giustamente) interpretato queste affermazioni come un’esclusione del Regno Unito al pieno accesso al mercato unico, e si è ripercosso sulla Sterlina provocandone un crollo ad un minimo su 31 anni contro il biglietto verde.
Tuttavia, la Brexit non è stata responsabile del calo così grande del valore della Sterlina (e di altre valute) successo giovedì notte, che l’ha fatta scendere a 1,2364$ prima di rafforzarsi, seppur leggermente (in un momento aveva toccato 1,1841$). Sembra che le svalutazioni siano state dovute ad un “crash lampo” in cui i protocolli automatici di trading hanno inviato ordini di vendita su un numero di valute, fra cui la Sterlina. Il crash ha avuto origine durante la sessione asiatica di trading e sul motivo esatto si possono fare solo congetture. Alcuni speculano sul fatto che alle origini della svendita ci sia stato un articolo del Financial Times, che ha suggerito che il Presidente francese Francois Hollande sarebbe a favore di una “hard Brexit”. L’incidente sarebbe stato innescato dai sistemi progettati per reagire a questo tipo di notizie. Se fosse stato così, presumibilmente il calo delle altre valute importanti contro lo Yen è dovuto a una fuga verso beni rifugio. Altri suggeriscono che il crash sia stato causato da un errore umano, quando un trader ha inserito dati sbagliati in una transazione. Qualsiasi sia la causa, la Sterlina veniva scambiata approssimativamente all’1,5% in meno contro il Dollaro rispetto a giovedì.