La ragione principale per cui i prezzi del petrolio rimangono bassi è che l’offerta supera la domanda. Questo in parte è vero perché c’è nuova produzione, e in parte a causa della domanda che rimane bassa mentre il mondo continua a riprendersi dalla polmonite economica della grande crisi finanziaria, che ha lasciato la ripresa economica globale in debole stato. Se siete produttori di greggio, non potete far salire la domanda, ma potete ridurre la produzione nella speranza di far salire i prezzi della materia prima. Tuttavia, affinché questa strategia faccia effetto, tutti i maggiori produttori dovranno seguire le stesse regole.
È probabile che l’attuale accordo fra le nazioni aderenti all’OPEC ed alcuni altri grandi paesi produttori, sarà esteso. In Cina si è tenuto un meeting fra Russia e Arabia Saudita nel quale è stato raggiunto un presunto accordo per mantenere in vigore le restrizioni alla produzione fino a marzo prossimo. L’esito è stato che i prezzi del crude oil sono saliti del 3%, con un barile di crude oil Brent che è salito a 52,52$. Fra loro, Russia e Arabia Saudita producono circa il 20% del petrolio consumato nel mondo ogni giorno (cica venti milioni di barili).
In una dichiarazione congiunta dopo il meeting, Alexander Novak e Khalid al-Falih, i Ministri per l’energia risso e saudita, hanno detto: “I due ministri sono d’accordo nel fare tutto ciò che è possibile per ottenere il risultato sperato di stabilizzare il mercato e ridurre le scorte commerciali di petrolio riportandole ai loro normali livelli medi su cinque anni”.
È stato suggerito che la produzione americana, che non è inclusa nell’accordo, potrebbe renderlo vano, tuttavia i deboli prezzi del greggio attuali rendono marginale lo sfruttamento dei depositi di olio di scisto statunitense, dunque anche gli USA hanno un particolare interesse a vedere i prezzi del greggio salire dalla prospettiva del produttore, ma tutto questo è temperato dal fatto che gli USA sono il più grande produttore di greggio. La produzione americana è aumentata del 10% nell’ultimo anno.