Domenica, Emmanuel Macron è stato eletto nuovo Presidente della Francia con una vittoria decisiva sul candidato del Fronte Nazionale Marine Le Pen del 66,1 contro il 33,9% dei voti. Macron, a 39 anni, è diventato il più giovane Presidente francese.
Ministro dell’economia durante il governo di Francois Hollande, Macron ha dato le dimissioni per creare un suo proprio movimento politico, per ovvie ragioni, e il risultato delle elezioni generali in Francia l’11 e il 18 del mese prossimo saranno cruciali per vedere quanto sostegno pubblico otterrà il suo nuovo partito di centro nel paese.
L’elezione di Macron è stata vista come il rifiuto dei tradizionali partiti socialisti e repubblicani di sinistra e di destra che hanno governato la Francia sin dalla creazione della terza repubblica. Il fatto che in queste elezioni presidenziali la scelta sia ricaduta tra un nuovo partito di centro e un’alternativa di destra nazionalista antieuropea e anti immigrazione è indice della sfiducia popolare e del disincanto verso i principali partiti esistenti.
Per i sostenitori del progetto europeo, l’elezione di un candidato pro-UE, pur sposando l’idea che l’UE deve cambiare, è un gran sollievo. Tuttavia, com’è stato chiaro con il voto a favore della Brexit, le elezioni olandesi e nel testa a testa delle elezioni presidenziali austriache, in molti in Europea non che il progetto europeo abbia qualcosa da offrire loro.
La forza alla base dell’euroscetticismo nel continente garantirà che l’accordo per la Brexit, qualora se ne raggiungesse uno, sarà significativamente più povero rispetto agli accordi dai quali gli inglesi hanno deciso di chiamarsi fuori. È anche probabile che una volta che le principali elezioni europee saranno concluse, e prima delle elezioni parlamentari europee, emergerà un “nuovo accordo” per l’Europa, volto a placare il populismo e a rafforzare il sostegno all’UE fra i popoli che è nato per servire. Sarà la storia a decidere se, come Titus Oates fece per Scott, il Regno Unito ha fatto il sommo sacrificio per il bene dell’UE.