Donald Trump ha vinto le elezioni negli Stati Uniti scegliedo il cammino populista, incolpando le “elites” e i diritti acquisiti nella Washington “sommersa” per tutte le malattie che affliggono l'economia americana e, forse, anche la psiche degli americani. Vota per me, diceva, e renderò di nuovo grande l’America, e creerò nuovi posti di lavoro, ed espanderò l’economia…
La proposta di bilancio che l’amministrazione Trump ha appena presentato potrebbe essere vista come uno schiaffo in pieno volto per molti americani poveri che hanno riposto le loro speranze nel candidato Trump. Il dato che emerge è che l’amministrazione Trump intende strappare l’incredibile cifra di 190 miliardi di Dollari dal programma di buoni spesa, che aiuta 42 milioni delle persone più povere in America. Il piano di bilancio pone inoltre un limite alle sovvenzioni al settore agricolo; 800 miliardi sono stati tolti dal programma Medicaid; tagli al servizio “Meals on Wheels”, che aiuta gli anziani, i veterani e i disabili; fine dei prestiti studenteschi, e tagli ai gruppi di pianificazione familiare che offrono possibilità di abortire.
"Sì, dovete avere compassione per le persone che stanno ricevendo fondi federali, ma dovete averne anche per coloro che li stanno pagando”, ha espresso il direttore di bilancio della Casa Bianca (che, ci si immagina, in vita sua non sarà mai stato fra coloro che ricevono aiuti federali ai poveri).
Il piano di bilancio ha un valore di 4,1mila miliardi di Dollari e propone un aumento della spesa militare del 10%, mentre 1,6 miliardi di Dollari è stato assegnato alla costruzione di un muro di confine con il Messico. Un altro piano è quello di creare un concedo parentale di sei settimane per i nuovi madri e padri.
L’approvazione del piano così com’è, è improbabile. Sarà fortemente ostacolata di Democratici (in minoranza) di entrambe le camere, ma è anche probabile che affronterà i criticismi e verrà rimodellato dalle mani dei repubblicani, con elementi più e meno accomodanti del partito che sono rimasti delusi da alcune parti del piano.
Questi prevede una crescita del 3% annuo che eliminerà il deficit di bilancio nel 2027 (anche se vincesse un secondo mandato, Trump sarebbe fuori dai giochi nel 2025), tornando ad un avanzo di bilancio per la prima volta dal mandato Clinton. L’ufficio per il bilancio del Congresso presume un dato di crescita molto più modesto, dell’1,9%. Il Presidente Trump sta anche pianificando un taglio alle imposte sulle società dall’attuale 35%, nella speranza di stimolare l’economia piuttosto che compensare le perdite delle entrate fiscali.