Fed Continua il Lento Aumento dei Tassi

Il controllo dei tassi d’interesse è l’arma convenzionale per eccellenza nell’arsenale di una banca centrale. Un aumento dei tassi d’interesse viene visto come un meccanismo per calmare i mercati e soffocare la pressione inflazionistica aumentando gli interessi passivi. Al contrario, un taglio dei tassi d’interesse viene utilizzato per dare una spinta all’attività economica e favorire l’uscita dell’economia da un ciclo di recessione. Se i tassi d’interesse sono molto bassi, la banca centrale non avrà armi convenzionali da usare contro il rallentamento della produzione economica e dovrà ricorrere a strumenti meno convenzionali, come il Quantitative Easing (la creazione elettronica di denaro), che hanno il potere di andare terribilmente storti.

La Federal Reserve si è imbarcata nel lento processo di riportare i tassi d’interesse dai minimi storici dello 0,25% ai quali sono stati fermi da dicembre 2008 a dicembre 2015. La Fed ha appena annunciato che i tassi d’interesse verranno aumentati di un ulteriore 0,25%, il secondo aumento quest’anno. Questo porta ora i tassi tra l’1 e l’1,25%. L’intervallo è ancora ben al di sotto rispetto alla media del lungo periodo del 5,79% (dal 1971 ad oggi il massimo è stato del 20% (marzo 1980), il minimo dello 0,25% (Dicembre 2008)), dunque saranno previsti altri aumenti se e quando i dati economici lo permetteranno.

Come conseguenza degli sforzi della Fed con il QE, questa dispone ora di un portafoglio di circa 4,2 mila miliardi di Dollari che dovrà allocare (prima o poi). La Fed ha annunciato che inizierà il processo verso la fine dell’anno, ma dovrà essere graduale, per evitare che il fondo venga ritirato dai mercati obbligazionari assieme ai restanti ordini di vendita. In linea di principio, il denaro creato elettronicamente dal QE verrà ritirato nel corso del tempo.

Il QE è uno strumento pericoloso, perché si tratta di denaro creato senza asset sottostanti: "ho più denaro perché dico di averlo". In un sistema monetario fiat l’integrità della valuta risiede nella fiducia che la nazione che la emette è “affidabile”, in poche parole. Se questa fiducia venisse a mancare, le implicazioni per il sistema finanziario globale sarebbero immense (le valute potrebbero perdere completamente valore, come è accaduto al Dollaro dello Zimbabwe).

Dr.Mike Campbell
Dr. Mike Campbell è uno scienziato ed uno scrittore freelance inglese. Mike ha conseguito il suo dottorato di ricerca a Ghent (Belgio) e, dopo aver lasciato il Regno Unito, ha lavorato in Belgio, Francia, Monaco e Austria. Come scrittore, si è specializzato nell’ambito economico, scientifico, medico e ambientale.