C’è molta verità nel dire che se dovete alla banca diecimila Dollari, siete nei guai, ma se dovete alla banca dieci milioni di Dollari, è la banca ad essere nei guai. Un debito insoluto è una somma di denaro dovuta alla banca che ha poche probabilità di essere ripagato per intero, in gran parte perché il valore degli asset sottostanti è sceso, come nel caso delle crisi bancarie in Spagna e Irlanda quando è scoppiata la bolla speculativa del settore immobiliare, lasciando le banche con un importante debito insoluto.
Il sistema bancario italiano è esposto a circa un terzo di tutto il debito insoluto della zona Euro, con 350 miliardi di Euro sui suoi libri contabili (che corrisponde a circa un quinto del valore di tutti i prestiti detenuti dalle banche italiane, oppure l’80% dei prestiti concessi dalle banche italiane).
Il governo italiano sta salvando due banche venete per un valore di 5,2 miliardi di Euro. Solo una settimana fa, la BCE aveva avvertito che la Banca Popolare di Vicenza e la Vento Banca stavano rischiando il fallimento. Le banche, assieme alla gestione degli attivi, verranno rilevate dal gruppo bancario Intesa Sanpaolo per un valore nominale di 1€ l’uno, e gli aiuti statali verranno utilizzati per coprire i debiti insoluti. La mossa è volta a proteggere i beni dei risparmiatori, assicurare che il settore bancario italiano sia in buona salute ed evitare qualsiasi rischio di un assalto alle banche. Il fallimento delle due banche mette a rischio 4000 posti di lavoro.
Le misure prese dalle autorità italiane non constano di un piano di salvataggio del settore bancario che avrebbe conseguenze a livello della zona Euro, lasciando loro maggior spazio di movimento.