Gli ultimi dati dall’American Petroleum Institute per la settimana conclusasi il 14 luglio hanno mostrato un incremento di 1,63 milioni di barili. I mercati si aspettavano un calo di circa 3,0 milioni di barili per la settimana, mentre il Petroleum Institute è tornato a registrare un previsto aumento delle scorte. La benzina ha registrato un calo di 5,45 milioni di barili, dopo il calo di 0,8 milioni la scorsa settimana, le scorte dei distillati sono scese di 2,9 milioni di barili dopo un precedente aumento di 1,2 milioni di barili.
I dati sul carburante hanno grande influenza nella riduzione della pressione sul mercato e nel bilanciamento dei dati più importanti, soprattutto per quanto riguarda l’ottimismo che un calo della benzina dovrebbe favorire l’uso delle raffinerie e dare sostegno alla domanda di greggio.
Le scorte di Cushion hanno mostrato un aumento di 0,61 milioni di barili, il primo in 15 settimane.
I prezzi del greggio non hanno registrato buoni profitti netti martedì, chiudendo alla fine al di sotto dei 46,50$ a barile per il WTI. La domanda e l’offerta erano bilanciati con la debolezza del Dollaro, che ha fornito forte supporto ai prezzi del greggio durante la giornata. I prezzi si sono mossi da circa 46,45$ a barile prima dei dati a 46,60$ a barile per un breve periodo di tempo, prima di scendere bruscamente a 46,10$ e attestarsi poi a circa 46,26$ a barile in condizioni molto volatili.
Oggi la Energy Information Administration pubblicherà i suoi dati sulle scorte, che avranno grande effetto a tutti i livelli. Il Dipartimento per l’Energia statunitense si aspetta un aumento nella produzione di olio di scisto ad agosto per l’ottava settimana consecutiva, e i mercati si aspettano un aumento della produzione settimanale.