Il tasso di inflazione annuale australiano ha inaspettatamente rallentato durante il secondo trimestre, indice che la pressione sui prezzi sta diminuendo dopo una forte contrazione all’inizio dell’anno. L’indice dei prezzi al consumo ha registrato un aumento annuale dell’1,09% nel secondo trimestre, dopo il +2,1% del trimestre precedente, secondo il rapporto trimestrale sull’inflazione rilasciato mercoledì dall’ufficio statistiche australiano. Rispetto al primo trimestre, l’indice dei prezzi standard al consumo è cresciuto dello 0,2% dopo l’aumento dello 0,5% del primo trimestre.
In generale, gli analisti prevedono che il tasso di inflazione annuale raggiungerà il 2,2%, e che salirà ad un tasso mensile dello 0,4%. L’indice dei prezzi al consumo alla Reserve Bank australiana, che è un indice dell’inflazione core, salirà dell’1,8% su base annuale. Il tasso di inflazione core è salito dello 0,5% durante il primo trimestre.
L’inflazione annuale si trova circa a metà dell’intervallo fissato dalla banca centrale, fra l’1 e il 3%. Lo scorso anno l’indice dei prezzi al consumo è sceso ai livelli più bassi degli ultimi decenni, cosa che ha spinto la Reserve Bank australiana a tagliare i tassi d’interesse, portandoli a nuovi minimi record. Gli analisti avvertono che le previsioni per l’inflazione potrebbero peggiorare dopo l’ultimo aumento del Dollaro australiano, visto che l’Aussie si muove ai livelli più alti degli ultimi anni contro l’USD. Una valuta locale forte può portare ad un calo dello 0,5% dell’inflazione core per i prossimi 3 anni, secondo le previsioni della banca centrale.
Le prospettive della Reserve Bank australiana, una variazione del 10% del valore della valuta porterà ad un aumento o diminuzione dell’1% nell’intervallo annuale dell’inflazione per 3 anni. La coppia AUD/USD è salita di oltre lo 0,5% nell’ultimo mese, e veniva scambiata a 0,7911.