Il 24 settembre il popolo tedesco andrà alle urne per le elezioni generali. Negli ultimi anni la popolazione ha visto scendere la fiducia nei sondaggi d’opinione, con risultati elettorali arrivati contro ogni previsione, ma in assenza di una buona sfera di cristallo rimangono il migliore strumento predittivo a disposizione.
In Europa, la causa del nazionalismo ha subìto una battuta d’arresto dopo il voto della Brexit nel Regno Unito, con elettori in Austria, Paesi Bassi e Francia che hanno fornito meno sostegno previsto alla causa nazionalista. Questo potrebbe essere un effetto collaterale importante della Brexit, con gli elettori europei che hanno potuto assistere al caos generato quando un paese tenta di voltare le spalle all’accordo con l’Europa e al mercato unico.
Angela Merkel ricopre la carica di Cancelliere della Germania dal 2005, e ha guidato il paese attraverso il caos della grande crisi finanziaria e della crisi del debito sovrano nell’Eurozona; questi eventi hanno accelerato molti cambiamenti governativi in Europa, e più in generale nel mondo. La Merkel è alla guida del partito conservatore CDU dal 2000 ed è responsabile della modernizzazione del partito, considerato di centrodestra. Concorrerà per un altro mandato, e i sondaggi prevedono che domenica verrà rieletta.
Sebbene in Europa l’ondata di populismo dai partiti di destra potrebbe essere diminuita, rimane ancora una forza. In Germania, l’AFD (Alternative fϋr Deutschland) si prevede raccoglierà abbastanza voti a livello nazionale da arrivare ad avere per la prima volta seggi nel Reichstag, con la possibilità che si affermi come il terzo maggior partito della Germania in termini di seggi.
Se gli attuali sondaggi d’opinione sono corretti (“se”), la CDU otterrebbe il 39% dei seggi in parlamento, con la SPD al 23% e AFD, Linke e FDP ciascuno al 10%, e i Verdi all’8%.