Domenica la Germania è andata alle urne per le elezioni generali, che hanno visto Angela Merkel tornare al potere come Cancelliera per il quarto mandato consecutivo. Tuttavia, un’analisi dettagliata dei risultati fornisce un quadro doloroso per il partito della Merkel e la sua coalizione.
L’Unione Cristiano-Democratica, il partito della Merkel, e il partito di coalizione l’Unione Cristiana Sociale, hanno ottenuto il peggior risultato in quasi 70 anni, perdendo l’8,5% rispetto al 2013.
La Cancelliera Angela Merkel ha detto di voler riconquistare gli elettori che hanno lasciato il suo partito per il nazionalismo di estrema destra dell’AfD. La Merkel è stata rieletta per il quarto mandato nonostante le forti perdite del suo partito alle elezioni di domenica. Ora le aspettano mesi difficili per formare un governo stabile.
Dopo aver vinto per la prima volta dei seggi in Parlamento, l’AfD (Alternativa per la Germania) ha promesso di combattere “l’invasione di stranieri” nel paese. “Vogliamo una politica diversa”, ha affermato il co-leader Alexander Gauland dopo la storica impennata del suo partito. Tuttavia, tra i leader dell’AfD sono già emerse divergenze sulla direzione del partito.
Lunedì mattina ci sono state delle scene inaspettate alla conferenza stampa del partito, quando la presidentessa Frauke Petry, esponente più noto dell’AfD, ha annunciato che una volta entrata nel Bundestag non farà parte del blocco di partito. L’alleanza conservatrice della Merkel (fra Unione Cristiano-Democratica, il CDU, e la sua controparte bavarese, il CSU) ha riportato i risultati peggiori in quasi 70 anni.
L’alleanza conservatrice della Merkel ha ottenuto il maggior numero di seggi e formerà il prossimo governo (dato che i partiti di sinistra insieme non si avvicinano neanche lontanamente ad una maggioranza parlamentare). Poiché sarebbe impensabile collaborare con i parlamentari dell’AfD mentre i secondi classificati, i socialdemocratici (SPD), apparentemente sembrano essersi stati esclusi, lo scenario più probabile è una coalizione “Giamaica”, così denominata per via dei colori della bandiera del paese e di quelli tradizionali dei partiti politici tedeschi.
Una coalizione del genere (mai sperimentata a livello federale) comprenderebbe il nero di CDU/CSU, il giallo dell’FDP, favorevole alle imprese e che torna in Parlamento dopo quattro anni di assenza con 80 seggi, e i Verdi (67 seggi).