Alla fine di una settimana che ha visto due giorni di riunioni di gabinetto intese a definire la forma che vuole il Regno Unito per i suoi futuri rapporti commerciali con l'UE dei 27 (e che non ha ancora prodotto una decisione definitiva) il Primo Ministro ha incontrato a Downing Street una delegazione di uomini d'affari giapponesi e l'ambasciatore giapponese. È un'affermazione del tutto ovvia, quindi, che la PM non sia stata in grado di articolare chiaramente quale sarà la posizione del Regno Unito dopo la Brexit. Nonostante la retorica della Sig.ra May, quella di una relazione "profonda e speciale" con l'UE che consentirebbe il pieno accesso al mercato unico e ai vantaggi dell’essere nell'Unione doganale, ciò non rispecchia l’opinione dell’UE, per cui non sarà mai in grado di prendere il volo. Quest’affermazione deve essere inserita nel dizionario con altre frasi prive di significato come "Brexit significa Brexit", come mero segnaposto nella discussione.
È improbabile che gli imperscrutabili giapponesi rimangano impressionati. Il gruppo comprendeva rappresentanti di Panasonic e produttori di auto come Nissan, Honda, Toyota e Mitsubishi. L'enormità della Brexit chiaramente non sfugge alla May: "Riconosco che la prossima uscita del Regno Unito dall'Unione Europea non è un'impresa da poco, ma offrirà l'opportunità di stringere liberi accordi commerciali in tutto il mondo andando ad accrescere il già forte rapporto che abbiamo con il Giappone. Mentre guardiamo al rapporto tra Regno Unito e Giappone, vediamo che gli scambi tra i nostri due paesi continuano ad aumentare su base annuale, con gli investimenti dei giapponesi nel Regno Unito che hanno raggiunto i 46,5£ miliardi nel 2016."
La delegazione giapponese non avrà dimenticato il fatto che l'UE e il Giappone stanno firmando un accordo di libero scambio, quindi è improbabile che il Regno Unito come nazione autonoma sia in grado di concedere al Giappone molto più di quanto possa fare come stato membro dell'UE.
Deve anche essere notato che i dati sulla crescita del Regno Unito sono stati rivisti al rialzo sul retro del commercio globale, ma poiché la revisione al rialzo è più modesta di azioni simili nel resto del G7 e dell'UE, ancora una volta questo non impressionerà di certo, ma semplicemente "promuoverà" l'economia inglese.
Parlando dopo l'incontro, l'ambasciatore giapponese, Koji Tsuroka, ha commentato: "Se non c'è redditività nel continuare le operazioni nel Regno Unito - non solo le giapponesi - nessuna società privata può continuare le operazioni, è poco ma sicuro".