Con i tassi di interesse a un vertiginoso 40% e l’inflazione al 25,6%, si potrebbe dire che l'economia argentina stia avendo una febbre alta, mentre la leadership della nazione tenta di imporre riforme di mercato, tagliare le spese governative e porre fine al protezionismo. Le misure non sono di certo popolari tra gli argentini, e stanno naturalmente incontrando la resistenza della popolazione.
Resta inteso che l'Argentina è in trattative con il Fondo Monetario Internazionale per un prestito di sostegno che si stima abbia un valore di 30 miliardi di dollari per aiutare il paese durante il processo di riforma, con il Ministro delle Finanze Nicolas Dujovne che si recherà a Washington per incontrare i funzionari del FMI.
In un discorso alla nazione, il presidente Macri ha detto: “pochi minuti fa ho parlato con il numero uno del FMI Christine Lagarde, e ha confermato che inizieremo a lavorare su un accordo. Questo ci consentirà di rafforzare il nostro programma di crescita e sviluppo, dandoci un maggiore sostegno per affrontare questo nuovo scenario globale ed evitare crisi come quelle che abbiamo avuto nella nostra storia”.
Nel 2001, l'Argentina è stata responsabile di un inadempimento riguardo un prestito ricevuto dal Fondo monetario internazionale e da altri creditori e aveva temporaneamente interrotto i suoi legami con il FMI nel 2006. Il default era di circa 80 miliardi di dollari di prestiti. Molti argentini hanno accusato le misure di austerità del FMI per la crisi finanziaria del 2001-02 che ha messo in povertà milioni di argentini della classe media.
L'utilizzo del Fondo monetario internazionale per fornire sostegno alle riforme rappresenta un'opzione più economica rispetto ai mercati monetari, ma è probabile che l'FMI porrà delle condizioni legate alle riforme per qualsiasi prestito.
Macri ha suggerito che il supporto del FMI era necessario a fronte di un rafforzamento del dollaro USA (mentre la Fed continua a stringere la politica monetaria) e di un prezzo del petrolio più forte (che oggi ha sommato la notizia che gli Stati Uniti si stanno ritirando dall'accordo nucleare iraniano).
Il Peso argentino si è rafforzato a fronte delle notizie sul presunto accordo del FMI. Gli analisti suggeriscono che il Presidente e il Fondo monetario internazionale avranno probabilmente molto terreno comune sulle riforme pianificate.