Sembra probabile che il terremoto politico in Italia avrà continuazione, nonostante la decisione del Presidente della nazione di nominare un premier tecnocrate.
L'Italia ha tenuto un'elezione generale a marzo che non ha visto nessun vincitore nel complesso, ma ha lasciato i partiti “tradizionali” come minoranze. Da allora, il partito nazionalista Lega (ex Lega del Nord) e l’anti sistema Movimento 5 Stelle (M5S) hanno cercato di colmare le loro notevoli differenze e di formare un governo di coalizione. Quel compito sembrava aver dato i suoi frutti proprio la scorsa settimana, quando un politico alle prime armi, Giuseppe Conte, è stato selezionato dalle due parti come Primo ministro. Conte è andato dal Presidente italiano, Sergio Mattarella, con le sue proposte per un nuovo governo, ma la sua nomina di Paolo Savona come ministro delle Finanze è stata giudicata inaccettabile dal Presidente. Savona è un euroscettico e il presidente ha citato le preoccupazioni degli investitori nazionali e stranieri, e i timori che la nomina potesse destabilizzare il paese per giustificare la sua straordinaria decisione. Il risultato è stata la messa in stato d’accusa per Mattarella da parte del M5S.
Il risultato è stato che Conte si è ritirato dal ruolo di Primo ministro e il Presidente ha nominato un ex economista del FMI, Carlo Cottarelli, in qualità di Primo ministro. Se l'amministrazione Cottarelli sopravvive abbastanza a lungo, intende presentare nuove elezioni all'inizio del prossimo anno. È tutt'altro che certo però che la sua amministrazione ottenga un sostegno parlamentare sufficiente a governare, e probabilmente si avranno nuove elezioni già in autunno.
La Lega e il M5S hanno chiesto dimostrazioni pacifiche contro Mattarella; Di Maio della Lega ha detto: “Io chiamo i cittadini per mobilitarci, farti sentire, è importante che lo facciamo adesso. Organizzeremo dimostrazioni pacifiche e simboliche“.
Un'elezione in autunno sembra essere una conclusione indiscussa, ed è probabile che verrà combattuta nei confronti del ruolo dell'Italia all'interno di un Eurozona che ne limita la libertà economica, dal momento che la nazione deve rispettare le leggi che regolano tutti i 19 membri dell'Eurozona. Alcuni italiani accusano l'Eurozona per la performance economica stagnante e per gli alti livelli di disoccupazione della nazione.