La fine di marzo ha segnato la fine del primo trimestre del 2018, a significare che, circa un mese dopo, stanno emergendo le stime iniziali della crescita trimestrale (o annualizzata nel caso degli Stati Uniti). Le stime ora disponibili si basano su dati parziali e saranno soggette a due ulteriori revisioni man mano che saranno disponibili dati più completi. Il primo uscito dai blocchi (ok, in ogni caso i miei blocchi) è l'economia degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti stanno presentando la loro crescita trimestrale su base annua. Il Dipartimento del commercio ha rivelato che la crescita dell'economia statunitense è rallentata al 2,3% nel primo trimestre 2018, in calo rispetto al 2,9% del quarto trimestre 2017.
Il consumo interno è solitamente il termine dominante in qualsiasi economia; negli Stati Uniti rappresenta quasi il 70% del totale. La crescita della spesa al consumo si è attestata all'1,1% nel primo trimestre, segnando il suo livello di crescita più debole dal secondo trimestre 2013, e in netto contrasto con il tasso di crescita del 4% nella spesa dei consumatori nel trimestre precedente. Si sostiene che la crescita smisurata della spesa al consumo del quarto trimestre sia stata dovuta ai lavori di riparazione a seguito di una forte stagione degli uragani che ha causato danni significativi; pertanto, può essere parzialmente spiegato il calo nel primo trimestre poiché è una misura relativa. La relativa debolezza della domanda dei consumatori è stata accusata di indebolire la crescita sperimentata dall'economia statunitense. La tendenza è stata esacerbata dai tenui acquisti di attrezzature da parte delle imprese statunitensi.
La crescita del primo trimestre, pur contenuta, è stata migliore di quanto prefigurato da alcuni analisti, prevedendo che sarebbe arrivata solo al 2%. La Federal Reserve è rialzista sull'economia, ritenendo che la relativa crescita del primo trimestre sarà transitoria. Su questa base, si ritiene che la Fed realizzerà i suoi piani per ulteriori due aumenti dei tassi dello 0,25% prima della fine dell'anno, sebbene gli esperti si aspettino che la prossima riunione della Fed (la prossima settimana) adotterà una politica del tipo “staremo a vedere”.