Il Presidente dell'Argentina ha intrapreso una serie di riforme che, spera, metteranno l'economia sulla strada dell'espansione sostenibile. Come misura ampiamente precauzionale, l'Argentina ha concordato un prestito con il FMI del valore di 50 miliardi di dollari da sfruttare in caso di bisogno. Il presidente Marci ha chiesto al Fondo monetario internazionale di rilasciare presto il prestito per contribuire a arginare una crescente crisi economica, nella speranza di ripristinare la fiducia.
La direttrice del FMI, Christine Lagarde, ha osservato: “Ho sottolineato il mio sostegno agli sforzi politici argentini e la nostra disponibilità ad assistere il governo nello sviluppo delle modifiche ai suoi piani strategici”. Il FMI ha confermato (ieri) di star cambiando la fase concordata del prestito nel tentativo di rafforzare le disposizioni.
Gran parte delle attuali turbolenze in Argentina riguardano le preoccupazioni degli investitori in merito al fatto che il governo potrebbe non essere in grado di onorare i propri impegni sui prestiti pubblici: il prestito dovrebbe quindi attenuare queste preoccupazioni. Lo scopo del prestito del FMI era di fornire una linea di credito finanziario che il governo non intendeva sfruttare, una misura questa della perdita di fiducia degli investitori.
Nel corso dell'anno, il valore del Peso argentino è diminuito del 40% rispetto al dollaro e l'inflazione nell'economia è la più alta di qualsiasi nazione del G20, al 31,2% (dati di luglio). Nel tentativo di soffocare l'inflazione, il tasso di interesse della banca centrale si attesta a un enorme 45% (se vi sentite coraggiosi...).
Il governo vuole tenere sotto controllo la spesa e il prestito pubblico, ma ciò è più facile a dirsi che a farsi. Visto che ogni merce importata (in gran parte valutata in dollari) è diventata più cara a causa dell’indebolimento del peso argentino, la vita diventa sempre più difficile per gli argentini. Il problema, naturalmente, è esacerbato dall'alta inflazione nell'economia che colpisce anche i beni domestici.
Solo il tempo dirà se la garanzia finanziaria dell'FMI potrà ripristinare la fiducia agli investitori e alleggerire la crisi, ma sfortunatamente gli argentini si stanno attrezzando per un lungo viaggio.