La scorsa settimana ha visto un ulteriore negatività nei principali mercati mondiali. Può essere che questa sia una correzione, o potrebbe essere che le preoccupazioni per le conseguenze di guerre commerciali più profonde e le minacce causate da una Brexit “no deal” stiano scuotendo i mercati.
In Europa nel corso della settimana, il FTSE era in calo rispetto alla chiusura della scorsa settimana del 4,4% a 6995,9; il Dax ha concluso a 11524, il 4,9% in meno rispetto alla chiusura della settimana precedente; il CAC era in calo del 4,9% per chiudere la sessione a 5096.
Il Dow ha chiuso la settimana in calo del 4,2% per chiudere a 25340. L'indice composito del Nasdaq è sceso del 3,7% nel corso della settimana a 7496,9.
Il Nikkei 225 ha chiuso il trading settimanale in ribasso del 4,6% per chiudere la sessione a 22695.
Nei mercati valutari la scorsa settimana, lo Yen ha goduto del miglior trading. Il dollaro si è indebolito nei confronti della sterlina la scorsa settimana chiudendo a 1,3156$ a sterlina, in calo dello 0,4% sulla settimana. Il biglietto verde è stato più debole rispetto all'euro la scorsa settimana, scivolando dello 0,49% per chiudere a 1,1560$ a euro.
Il dollaro si è indebolito nei confronti della valuta giapponese chiudendo a 112,0 yen per dollaro, con una perdita dell'1,4% durante la settimana.
L'euro è stato più debole rispetto allo yen, chiudendo a 129,5, con una perdita dello 0,92% nel corso della settimana. La moneta unica è stata più forte contro la sterlina la scorsa settimana, la chiusura ha visto un £ acquistare 1,1381€, un guadagno dello 0,1% sulla settimana.
L'Euro ora acquista 1,1461 CHF, in aumento dello 0,38% sulla settimana.
Sui mercati delle materie prime, il prezzo del greggio Brent è sceso a 80,43$ al barile, in calo del 4,4% nel corso delle negoziazioni settimanali. Il valore dell'oro era più alto la scorsa settimana chiudendo a 1219,4$ l'oncia, con un aumento settimanale dell'1,4%.