La Commissione europea è infine responsabile di assicurare che gli Stati membri rispettino gli accordi presi dal blocco. Un accordo fondamentale per i membri della zona euro è che il disavanzo di ciascuno Stato non dovrebbe superare il 3% del suo PIL, anche se questo requisito è stato cancellato all'indomani della crisi finanziaria globale. La crisi del debito in Grecia è stata alla fine causata dal fatto che il governo greco ha intaccato lo stato delle finanze della nazione al fine di soddisfare i criteri di convergenza per l'euro all'inizio. Quando la crisi finanziaria globale ha colpito, questo fatto è diventato noto, i mercati hanno perso fiducia nella capacità della Grecia di onorare il suo debito obbligazionario che ha spinto i suoi costi di finanziamento a livelli insostenibili, richiedendo che l'Eurozona e il FMI gli abbiano fornito una serie di salvataggi per mantenere la nazione dalla bancarotta. Sulla scia del debito sovrano greco e della crisi finanziaria globale, con Portogallo, Spagna e Irlanda in gravi difficoltà, i mercati si sono preoccupati della redditività dell'euro, innescando una crisi del debito sovrano europeo che, alla fine, è stata risolta politicamente e cיhe la Banca centrale europea è in grado di garantire finanziamenti a qualsiasi stato membro (in qualifica) in difficoltà. Quindi, avendo combattuto con successo questi incendi economici e con l'incertezza economica della Brexit che incombeva su grandi dimensioni, l'UE non è propensa a dover affrontare ulteriori problemi proprio ora.
Il governo populista italiano ha pubblicato un bilancio che avrebbe portato alla luce un deficit del 2,4% del PIL (ben entro il livello consentito) e impegnarsi in una spesa pubblica significativa che amplificherà ulteriormente il debito pubblico italiano - è secondo solo a quello della Grecia come una percentuale del PIL. Questo ha fatto suonare campanelli d'allarme a Bruxelles.
All'inizio di questa settimana, Jean-Claude Juncker ha suggerito che i piani italiani potrebbero rappresentare una minaccia per l'euro. Juncker ha commentato: "L'Italia si sta prendendo le distanze dagli obiettivi di bilancio che abbiamo concordato congiuntamente a livello europeo. Non vorrei che, dopo essere stato davvero in grado di far fronte alla crisi greca, finiremmo nella stessa crisi in Italia ".
Le incertezze causate dalla mossa hanno portato a una svendita delle obbligazioni sovrane italiane, facendo salire i tassi di interesse sul mercato obbligazionario.