Commissione Europea Interverrà Contro il Bilancio Italiano

Il governo di coalizione in Italia non ha battuto ciglio nella sua disputa con la Commissione europea sulle sue proposte di bilancio, destinate ad aumentare i livelli di debito pubblico. L'Italia dice che i piani di spesa sono necessari per far ripartire la pigra economia italiana e che, alla fine, ridurranno il debito pubblico anziché aumentarlo.

In base agli accordi presi al momento di entrare nell'euro, le nazioni si sono impegnate a garantire che il loro deficit rimanga inferiore al 3% del PIL e che il loro debito pubblico non superi il 60% del PIL. La crisi finanziaria globale e la crisi del debito sovrano europeo hanno messo a dura prova entrambi questi accordi, ma la maggior parte delle nazioni è stata in grado di riportare la spesa in disavanzo in maniera ragionevolmente rapida. Il bilancio italiano non è destinato a violare la spesa in disavanzo, arrivando al 2,4%, ma aggiungerà al debito nazionale della nazione il 131%, ben oltre il doppio del livello consentito e secondo solo al debito greco, al 178% del PIL nazionale.

La CE ha avviato un processo per sanzionare l'Italia. Sarà un processo lungo ma alla fine potrebbe portare un'ammenda all'Italia allo 0,2% del suo PIL - il prodotto interno lordo dell'Italia è di circa 1,700 miliardi di euro, il che significa che la multa sarebbe di circa 3,4 miliardi di euro.

Quando è stato presentato, la Commissione ha preso l'insolita decisione di respingere il bilancio italiano, dando loro il tempo di apportare modifiche che l'Italia ha però rifiutato di fare. La relazione della Commissione citava un “inadempimento particolarmente grave delle raccomandazioni fiscali del 2010”. Valdis Dombrovskis, vicepresidente della CE, ha osservato: “Con quello che il governo italiano ha messo sul tavolo, vediamo il rischio che il paese si addormenti nell'instabilità”. Ha proseguito dicendo che verrebbe ora applicata la “procedura per i disavanzi eccessivi” dell'Unione europea. La procedura è lunga e l'UE rimane aperta alle discussioni con l'Italia su come risolvere la questione.

Il governo italiano intende aumentare la spesa pubblica per soddisfare una serie di promesse elettorali e nella speranza di catalizzare l'economia. Tra le promesse c'era una “fine alla povertà”, l’annullamento di un piano del precedente governo per aumentare l'età pensionabile e la garanzia di un reddito di base di 780 euro a tutte le famiglie italiane; queste misure sono stimate a costare lo 0,7% del PIL.

Dr.Mike Campbell
Dr. Mike Campbell è uno scienziato ed uno scrittore freelance inglese. Mike ha conseguito il suo dottorato di ricerca a Ghent (Belgio) e, dopo aver lasciato il Regno Unito, ha lavorato in Belgio, Francia, Monaco e Austria. Come scrittore, si è specializzato nell’ambito economico, scientifico, medico e ambientale.