La settimana scorsa ha visto negatività sui principali mercati mondiali. L'incertezza sulla Brexit ha pesato sui mercati europei e le preoccupazioni che le imprese tecnologiche stiano per assistere a una crisi sono stati fattori che hanno portato all’abbassamento degli altri mercati.
In Europa nel corso della settimana, il FTSE ha chiuso in ribasso la settimana scorsa dell'1,3% a 7013,9; il Dax si è concluso a 11341, l'1,6% in meno rispetto alla chiusura della scorsa settimana; il CAC è diminuito dell'1,6% per chiudere la sessione a 5025,2.
Il Dow ha chiuso la settimana in ribasso del 2,2% chiudendo a 25413. L'indice composito del Nasdaq è diminuito del 2,2% nel corso della settimana a 7247,9.
Il Nikkei 225 ha chiuso gli scambi settimanali giù del 2,6%, per chiudere la sessione a 21680.
Nei mercati valutari la scorsa settimana, lo Yen ha goduto del trading migliore. Il dollaro è stato più forte contro la sterlina la scorsa settimana chiudendo a 1,2838$ a sterlina, con un rialzo dell'1,331% sulla settimana. Il biglietto verde è stato più debole rispetto all'euro la scorsa settimana, scendendo dello 0,66% per chiudere a 1,14044$ a euro.
Il dollaro si è indebolito nei confronti della valuta giapponese chiudendo a 112,8 yen a dollaro, con una perdita dello 0,88% durante la settimana.
L'Euro si è indebolito contro lo Yen, chiudendo a 128,6, con una perdita dello 0,23% nel corso della settimana. La settimana scorsa l’euro è stato più forte contro la sterlina; la chiusura ha visto un £ comprare 1,1257€, un guadagno dell'1,8% sulla settimana.
L'Euro ora acquista 1,1415 CHF, in aumento dello 0,13% sulla settimana.
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del greggio Brent ha chiuso a 66,76$ al barile, con un calo del 4,9% nel corso del trading settimanale. Il valore dell'oro è stato più alto la scorsa settimana chiudendo a 1220,9$ l'oncia, con un rialzo dell'1,1% sulla settimana.