La settimana scorsa è stata negativa per i principali mercati mondiali, con i cali maggiori nei mercati statunitensi.
In Europa nel corso della settimana, il FTSE era in calo rispetto alla chiusura della scorsa settimana dello 0,87% a 6952,9; il Dax si è concluso a 11193, l’1,3% in meno rispetto alla chiusura della scorsa settimana; il CAC era in calo dell'1,6% per chiudere la sessione a 4947.
Il Dow ha chiuso la settimana in ribasso del 4,4% per chiudere a 24286. L'indice composito del Nasdaq è sceso del 4,3% nel corso della settimana, a 6939.
Il Nikkei 225 ha chiuso le contrattazioni settimanali giù dello 0,15% per terminare la sessione a 21647.
Nei mercati valutari la scorsa settimana, il dollaro ha goduto (solo) della miglior performance di trading. Il dollaro è stato più forte contro la sterlina la scorsa settimana chiudendo a 1,2806$ a sterlina, con un rialzo dello 0,25% sulla settimana. Il biglietto verde è stato più forte rispetto all'euro la scorsa settimana, aumentando dello 0,62% per chiudere a 1,1334$ a euro.
Il dollaro si è rafforzato marginalmente contro la valuta giapponese chiudendo a 112,85 yen per dollaro, realizzando un guadagno dello 0,04% durante la settimana.
L'Euro si è indebolito contro lo Yen, terminando a 127,9, con una perdita dello 0,54% nel corso della settimana. La settimana scorsa l’euro è stato più debole contro la sterlina, la chiusura ha visto un € acquistare 1,1299 sterline, una perdita settimanale dello 0,37%.
L'Euro ora acquista 1,1308 CHF, in calo dello 0,93% rispetto alla settimana.
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del greggio Brent ha chiuso a 59,19$ al barile, un calo dell'11% nel corso del trading settimanale. Il valore dell'oro è stato più alto la scorsa settimana chiudendo a 1224,8$ l'oncia, con un aumento dello 0,32% sulla settimana.