Il governo del Regno Unito ha accettato l'accordo che i negoziatori di Regno Unito e Unione europea hanno negoziato ieri dopo una maratona di cinque ore più un meeting. L'accordo non è stato messo ai voti nel gabinetto e si è saputo che undici dei ministri presenti hanno parlato contro l'accordo, con due appelli per essere messo al voto (Ester McVey). Il segretario del Tesoro Liz Truss ha dichiarato di essere “incastrato tra l’incudine e il martello”.
La documentazione relativa all'accordo sul ritiro è di 585 pagine ed è attentamente esaminata da giornalisti, politici e uomini d'affari. Un punto controverso già emerso è che il Regno Unito, nel suo insieme, sarà nell'unione doganale durante il periodo di transizione e che l'Irlanda del Nord rimarrà vincolata ad esso, a meno che entrambe le parti non decidano che non sarà più necessario. Questa disposizione farà infuriare i Brexiters e probabilmente sarà inaccettabile per il DUP che fornisce al governo una maggioranza operativa, visto che questo può significare che il commercio e le altre normative tra l'Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito potrebbero divergere, o perché verrà dato alla UE un veto sul destino del Regno Unito, per come la vedono i Brexiters.
La rabbia tra i deputati pro-Brexit dei Tory è sufficientemente alta perché possa montare entro la fine della settimana una sfida alla leadership contro Theresa May.
Il governo sembra aver ammesso che il “voto significativo” sull'accordo di ritiro sarà soggetto a modifiche prima di essere votato. Ciò apre alla possibilità che qualcuno possa richiedere che qualsiasi approvazione politica dell'accordo sia soggetta all'esito di un "People's Vote", ad esempio.
L'accordo è stato duramente condannato dai partiti di opposizione, nonché dall'ala euroscettica del partito dei Tory, e da ciò che resta dell'UKIP. Sembra che il paese si sia unito contro l’accordo, fornendo solo un grado di schadenfreude.
L'UE ha accettato un vertice che si terrà il 25/11/18 per approvare l'accordo (se l'accordo durerà così a lungo), ma un certo numero di stati membri hanno affermato che vogliono il tempo necessario per poter studiarne i dettagli.
La Brexit è arrivata in prima base, ma il gioco sembra essere ancora nelle primissime fasi. È impossibile dire con certezza cosa accadrà in caso di una sfida contro la May; le dimissioni di (o fino a) cinque ministri del governo pro-Brexit, o un rifiuto assoluto da parte del DUP di accettare l'accordo. Il governo avrebbe presentato una proposta di legge alla camera pur sapendo che non ha la possibilità di essere approvata? O l'intenzione è quella di presentare una simile proposta con la conseguenza che il parlamento dovrà forzare la mano del governo allegando modifiche significative alla proposta di legge? La situazione attuale può far sorgere la prospettiva di elezioni generali? Raramente un accordo politico ha generato tante domande e problemi come questo. Tempi interessanti davvero ...