Quella italiana è la terza più grande economia dell'area euro, dietro a Germania e Francia, e attualmente la quarta più grande nella più ampia UE, con il Regno Unito secondo, dietro alla Germania. Per intenderci, la dimensione dell'economia tedesca è di circa 3,700 miliardi di dollari, mentre l'economia italiana è di circa 1,900 miliardi di dollari. Di conseguenza, la forza o la debolezza dell'economia italiana ha un'influenza significativa sulle fortune dell'economia della zona euro nel suo complesso.
L'attuale controversia tra la CE e l'Italia sulle proposte di bilancio di quest’ultima, si riferisce al fatto che l'Italia intende (effettivamente) estendere il suo debito nazionale per stimolare la sua economia e seguire una serie di promesse populiste che la coalizione del movimento a 5 stelle e della Lega hanno fatto all'elettorato.
I dati appena pubblicati mostrano che l'economia italiana non è cresciuta nel terzo trimestre del 2018 (ma non si è nemmeno contratta) con una crescita pari allo 0%. Il tasso di crescita è sceso dallo 0,2% nel secondo trimestre 2018, ed è stato peggiore rispetto alle aspettative degli analisti per una crescita anemica dello 0,1%. La crescita (o la sua mancanza) è la peggiore performance trimestrale vista dall'economia italiana dal quarto trimestre 2014, quando si era arrestata anche la crescita. La produzione industriale si è contratta, ma i servizi, la pesca, l’attività agricola e la silvicoltura hanno bilanciato, segnando un aumento.
Per i dati su base annuale, l'economia ha visto un'espansione dello 0,8% rispetto al terzo trimestre 2017, in rallentamento rispetto all'1,2% del secondo trimestre. Il dato relativo al terzo trimestre è stato il valore annuale più debole dal secondo trimestre 2015.
Per quanto riguarda la crescita dell'intero blocco dell'eurozona formato da 19 nazioni, nel terzo trimestre ha rallentato rispetto al tasso del Q2, passando dallo 0,4% allo 0,2%. Non sorprende che anche la crescita in tutta l'UE si sia indebolita. La crescita tra i 28 attuali stati UE è diminuita dallo 0,5% nel secondo trimestre allo 0,3% nel trimestre più recente.
L'incertezza sulla Brexit, le controversie commerciali con gli Stati Uniti e la disputa sul bilancio italiano sono tutti elementi che hanno contribuito al calo del sentimento economico nell'UE, che è diminuito per il decimo mese consecutivo.