Si è discusso molto sul fatto che se il Regno Unito cambiasse idea, avrebbe bisogno della benedizione degli altri stati membri dell'Unione europea. Vi sono state numerosi gesti da parte dei leader dell'UE e del Presidente del Consiglio europeo per esprimere la speranza che il Regno Unito cambi idea, affermando che la porta rimane aperta.
Il 29 marzo 2017, il Regno Unito ha notificato all'UE la sua intenzione di lasciare il blocco ai sensi dell'articolo 50 del trattato di Lisbona, dando inizio a un conto alla rovescia di due anni fino alla sua uscita; a meno che non fosse successo qualcosa. Un gruppo di eurodeputati e MSP scozzesi ha intentato una causa presso la Corte Suprema scozzese per determinare se la notifica di ritiro dall'UE ai sensi dell'articolo 50 possa essere unilateralmente revocata o meno. Il governo del Regno Unito ha cercato di bloccare il caso ad ogni occasione, persino presentando delle petizioni alla Corte Suprema; la sua tesi era che, poiché il governo britannico non aveva intenzione di revocare la sua notifica, la questione era discutibile e di interesse solo accademico. I tribunali non sono stati d'accordo e la questione è stata deferita alla Corte di giustizia europea per una decisione. La scorsa settimana la Corte di giustizia ha ascoltato il caso e ha pronunciato oggi il proprio giudizio.
L'avvocato generale della Corte di giustizia, Campos Sanchez-Bordona, ha rilasciato una dichiarazione scritta in cui dichiara che la Corte di giustizia delle Comunità europee deve ”dichiarare che l'articolo 50 consente la revoca unilaterale della notifica dell'intenzione di ritirarsi dall'UE. Continua ad esistere questa possibilità finché l'accordo di ritiro non sarà formalmente concluso”.
Il parere deve essere confermato dalla Corte di giustizia, ma di solito segue l'opinione dell'avvocato generale.
In una giornata impegnativa in parlamento, il governo è stato accusato dal parlamento per essersi rifiutato di rispettare una mozione (all'unanimità) che chiedeva di pubblicare la consulenza legale sull'accordo di ritiro del Regno Unito. Sembra che vi si conformerà a breve comunque. Inoltre, è stato approvato un emendamento che consentirà ai parlamentari di avere voce in capitolo sul “piano B”, qualora il governo perdesse nel voto significativo sull'accordo di ritiro la prossima settimana.
Ora c'è chiaramente la possibilità che il processo Brexit possa essere fermato o invertito.