La settimana scorsa ha visto negatività nei principali mercati mondiali, parzialmente dovuta ai rinnovati timori di un’intensificazione della guerra commerciale tra USA e Cina, le preoccupazioni per l'aumento dei tassi di interesse e le tensioni politiche (tra Cina e USA) per l'arresto del CFO di Huawei.
In Europa nel corso della settimana, il FTSE era in calo rispetto alla chiusura della scorsa settimana del 2,9% a 6778,1; il Dax ha chiuso a 10788, il 4,2% in meno rispetto alla chiusura della scorsa settimana; il CAC era in calo del 3,8% per chiudere la sessione a 4813,1.
Il Dow ha chiuso la settimana in ribasso del 4,5% chiudendo a 24389. L'indice composito del Nasdaq è diminuito del 4,9% nel corso della settimana a 6969,3.
Il Nikkei 225 ha chiuso il trading settimanale in ribasso del 3% per chiudere la sessione a 21679.
Nei mercati valutari la scorsa settimana, lo Yen ha goduto delle contrattazioni migliori. Il dollaro è stato più forte contro la sterlina la scorsa settimana chiudendo a 1,2746$ a sterlina, con un rialzo dello 0,18% sulla settimana. Il biglietto verde è stato più debole rispetto all'euro la scorsa settimana, scendendo dello 0,62% per chiudere a 1,1392$ a euro.
Il dollaro si è indebolito nei confronti della valuta giapponese chiudendo a 112,6 yen per dollaro, con una perdita dello 0,8% durante la settimana.
L'Euro si è indebolito contro lo Yen che termina a 128,3, una perdita dello 0,19% nel corso della settimana. L’euro è stato più forte contro la sterlina la scorsa settimana, la chiusura ha visto un £ acquistare €1,1888, un guadagno dello 0,8% sulla settimana.
L'Euro ora acquista 1,1295 CHF, in calo dello 0,12% sulla settimana.
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del petrolio greggio Brent ha chiuso a 61,67$ al barile, con un aumento del 3,7% nel corso del trading settimanale. Il valore dell’oro era più alto la scorsa settimana chiudendo a 1249,4$ l'oncia, un aumento del 2,2% sulla settimana.