Le autorità italiane hanno concordato di modificare la loro proposta di budget per ridurre il deficit, evitando così uno scontro con la Commissione Europea che in caso contrario, avrebbe sanzionato lo stato italiano.
Il governo italiano ha accettato di limitare il disavanzo al 2,04%, dal 2,4% proposto. Mentre l’obiettivo di spesa originario era ben all'interno del limite di convergenza dell'UE del 3%, il debito nazionale italiano, il secondo più alto nell'UE dopo quello della Grecia, è ben al di fuori del limite del 60% del PIL, a quasi il 132%. La Commissione è preoccupata del fatto che una deviazione prolungata e sostanziale dei criteri di convergenza per l'euro potrebbe portare all'instabilità economica, andando così a minacciare la moneta unica.
I mercati obbligazionari hanno reagito bene alle notizie con il rendimento dei titoli di Stato italiani decennali che sono scesi al 2,9%, ben al di fuori di un recente massimo del 3,8%. Lo spread tra le obbligazioni tedesche e quelle italiane è sceso a 266 punti, da un livello spread in ottobre a 300 punti.
La mossa richiederà all'Italia di tagliare qualche miliardo di euro dai suoi piani di bilancio, ma il premier Giuseppe Conte ha sottinteso che questo è già stato raggiunto: “Abbiamo recuperato alcune risorse finanziarie, siamo stati molto prudenti. E ora stiamo usando queste risorse finanziarie per il negoziato”. Ha proseguito promettendo che il reddito di cittadinanza e le riforme pensionistiche avrebbero proceduto come previsto.
“Siamo un governo che rispetta gli impegni presi, ma siamo anche un governo ragionevole. Abbiamo messo una proposta sul tavolo dei negoziati e le misure entreranno in vigore come annunciato”.
I partner della coalizione di Conte, Matteo Salvini della Lega e Luigi Di Maio, del Movimento a cinque stelle, hanno espresso il loro sostegno al Primo Ministro in una dichiarazione congiunta: “Manterremo tutti gli impegni presi, dai posti di lavoro alla sicurezza, dall'assistenza sanitaria alle pensioni, dal risarcire coloro che hanno perso denaro nelle frodi bancarie, al sostegno alle imprese”.
Parlando all'emittente televisiva italiana La7, Dario Galli, il ministro dell'Industria, ha osservato che la politica universale del reddito di cittadinanza e i piani per ridurre l'età pensionabile potrebbero risentire del nuovo obiettivo di disavanzo, ma ha osservato: “Rispetto alle previsioni teoriche originali, alcuni miliardi arriveranno dall'attuazione realistica delle misure più rilevanti del governo”.