Pur trovandosi in una disputa riguardante sussidi illegali corrisposti ai rispettivi principali produttori di aeromobili che minacciano l'imposizione di miliardi di dollari di dazi sulle rispettive esportazioni, gli Stati Uniti e l'Unione europea hanno dato il via a nuovi colloqui commerciali bilaterali volti a facilitare gli scambi tra di loro.
I colloqui saranno la prima grande discussione tra le due parti da quando l'elezione di Donald Trump ha seppellito il controverso Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) avviato sotto l'amministrazione Obama.
La decisione, presa dagli Stati membri dell'UE a livello ministeriale, autorizza la Commissione europea a condurre colloqui formali con i funzionari statunitensi, ma la decisione non è stata presa all'unanimità: la Francia si è opposta alla decisione e il Belgio si è astenuto.
I negoziati proseguiranno in due settori: eliminazione dei dazi sui prodotti industriali (su base reciproca) e riduzione dei cosiddetti ostacoli regolamentari agli scambi. Un'enfasi del secondo filone sarà la “valutazione della conformità”, in cui i regolatori nei rispettivi mercati possono garantire che le merci importate soddisfino gli standard applicabili (ad esempio norme di sicurezza) prima che siano approvate per la vendita. Se ciò può essere fatto a livello nazionale, sarà utile in generale e in particolare alle piccole imprese. Attualmente, le imprese devono dimostrare che le merci incontrano i requisiti nella zona di importazione soddisfacendo gli ispettori nella regione di importazione piuttosto che un ispettore nazionale. Ciò è più dispendioso in termini di tempo, è burocratico e costoso e rappresenta una barriera “non commerciale”.
A colloqui iniziati, c'è una disputa sul fatto che debbano estendersi ai prodotti agricoli a causa delle differenze nelle norme applicate tra i due, essendo gli standard europei più rigorosi.
Se i negoziati alla fine porteranno i loro frutti, la CE ritiene che l'eliminazione dei dazi aumenterà le esportazioni dell'UE negli Stati Uniti del 7%, mentre gli Stati Uniti guadagneranno leggermente di più nelle loro esportazioni verso l'UE.