L'unica cosa che le aziende e gli investitori detestano di più è l'incertezza. Se stai speculando su valute e scambi in euro, dollari o sterline, le incertezze rendono il processo ancora più difficile. Se il Regno Unito dovesse precipitare fuori dall'UE senza un accordo - e quindi senza un periodo di transizione - il valore della sterlina sprofonderà. Se non vi fosse una soluzione parlamentare a risolvere l'impasse sulla Brexit, allora un referendum è sempre più probabile. Tale eventualità aumenterà ovviamente l'incertezza, ma se gli attuali sondaggi sono accurati, la probabilità è che il Regno Unito scelga di rimanere nell'UE. Queste permutazioni, naturalmente, influenzano anche l'euro, che in generale si rafforzerà nei confronti di altre major se il Regno Unito rimane, ma si indebolirà contro una sterlina rinascente.
Dall'altro lato dell'Atlantico, Trump è diventato ancora più bellicoso in vista dei colloqui commerciali odierni con la Cina, e ha parlato della probabilità di nuovi dazi su prodotti cinesi fino a 525 miliardi di dollari. Come abbiamo sottolineato ieri, la prospettiva di un'intensificata guerra commerciale sta inviando mercati e dollaro USA al ribasso (e lo Yuan, ma lo Yuan sta seguendo il dollaro, ovviamente). L'effetto del battibecco commerciale tra le due maggiori economie del pianeta ha effetti secondari in altri mercati e agisce come un freno ai tassi di crescita globale.
Non sorprende che, sullo sfondo della Brexit e dell'intensificarsi della guerra commerciale, la CE abbia abbassato le sue previsioni di crescita nel (attualmente) blocco di 28 nazioni. Se il Regno Unito cessa di essere un membro, dovrà essere tagliato il budget per l'UE o i contributi dei restanti 27 paesi aggiustati verso l'alto per colmare eventuali vuoti lasciati dalla dipartita del Regno Unito (o no!). Alla luce dell'attuale situazione, la Commissione ha ridotto la previsione di crescita uscita in autunno dall'1,9% all'1,5%.
Le previsioni dell'UE (ovviamente) riflettono anche le difficoltà economiche interne. L'economia italiana è destinata ad espandersi con uno scarso margine di appena lo 0,1% e romperà le norme sul disavanzo dell'UE con un eccesso di spesa del 3,5% il PIL (rispetto a un livello massimo ammissibile del 3% secondo le regole di convergenza dell'Eurozona). La crescita tedesca è stata ridotta dall'1,8% allo 0,5%, riflettendo l'influenza della Brexit e il rallentamento della domanda globale, esacerbata dalla disputa commerciale Cina-USA.