La settimana scorsa ha visto negatività nei principali mercati azionari mondiali in seguito alla decisione degli Stati Uniti di aumentare ulteriormente i dazi sulle importazioni cinesi.
In Europa nel corso della settimana, il FTSE era in calo rispetto alla chiusura della scorsa settimana del 2,4% a 7203,3; il Dax si è concluso a 12060, il 2,8% in meno rispetto alla chiusura della scorsa settimana; il CAC era in calo del 4% per terminare la sessione a 5327,4.
Il Dow ha chiuso la settimana in ribasso dello 0,14% chiudendo a 26505. L'indice del Nasdaq Composite è salito dello 0,22% nel corso della settimana a 8164.
Il Nikkei 225 ha chiuso gli scambi settimanali in perdita del 4,1% per chiudere la sessione a 21345.
Nei mercati valutari la scorsa settimana, lo Yen ha di nuovo goduto del miglior trading. Il dollaro è stato più forte contro la sterlina la scorsa settimana chiudendo a 1,3034$ a sterlina, un guadagno dello 0,79% sulla settimana. Il biglietto verde è stato più debole rispetto all'euro la scorsa settimana, scendendo dello 0,48% per chiudere a 1,1241$ a euro.
Il dollaro si è indebolito nei confronti della valuta giapponese chiudendo a 109,6 yen a dollaro, con una perdita dell'1,5% durante la settimana.
L'euro è stato più debole contro lo yen terminando a 123,2, una perdita dell'1% nel corso della settimana. La valuta comune era più forte contro la sterlina la scorsa settimana, la chiusura ha visto un £ acquistare 1,1595€, un guadagno dell'1,3% sulla settimana.
L'Euro ora compra 1,1365 CHF, una perdita settimanale dello 0,19%.
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del greggio Brent ha chiuso a 70,62$ al barile, con un ribasso dello 0,32% nel corso del trading settimanale. Il valore dell'oro è stato più alto la scorsa settimana chiudendo a 1286,5$ l'oncia, con un aumento dello 0,67% sulla settimana.
I dati che supportano questo articolo sono tratti da Bloomberg, The Financial Times e X-rates.