I principali mercati azionari mondiali erano ancora misti la scorsa settimana.
In Europa nel corso della settimana, il FTSE era in calo dello 0,64% rispetto alla chiusura della settimana scorsa, attestandosi a 7380,6; il Dax si è concluso a 123413, lo 0,8% in più rispetto alla chiusura della scorsa settimana; il CAC è diminuito dello 0,37% per chiudere la sessione a 5548,8.
Il Dow ha terminato la settimana in ribasso dello 0,14% chiudendo a 26505. L'indice del Nasdaq Composite è salito dello 0,22% nel corso della settimana a 8164.
Il Nikkei 225 ha chiuso il trading settimanale invariato per concludere la sessione a 22259.
Nei mercati valutari la scorsa settimana, lo Yen ha di nuovo goduto delle migliori negoziazioni. Il dollaro è stato più forte contro la sterlina la scorsa settimana chiudendo a 1,2931$ a sterlina, un guadagno dello 0,53% sulla settimana e dello 0,61% sul mese. Il biglietto verde è stato più forte rispetto all'euro la scorsa settimana, salendo dello 0,8% per chiudere a 1,1656$ a euro, facendo lo 0,55% ad aprile.
Il dollaro si è indebolito contro la valuta giapponese chiudendo a 111,6 yen a dollaro, con una perdita dello 0,26% durante la settimana, ma chiudendo il mese praticamente invariato, in calo di appena lo 0,06%.
L'euro si è indebolito contro lo yen a 124,5, con una perdita dell'1,1% nel corso della settimana e dello 0,63% sul mese. La settimana scorsa la valuta comune è stata più debole contro la sterlina; la chiusura ha visto una £ comprare 1,1592€, una perdita dello settimanale 0,27%, ma in rialzo dello 0,06% rispetto al mese.
L'Euro ora compra 1,1367 CHF, una perdita dello 0,37% sulla settimana, ma un rafforzamento dell'1,3% su aprile.
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del greggio Brent ha chiuso a 71,5$ al barile, con un calo dello 0,65% nel corso degli scambi settimanali, ma ha chiuso il mese in rialzo dell'1,7%. Il valore dell'oro è stato più alto la scorsa settimana chiudendo a 1284,9$ l'oncia, con un aumento dello 0,93% sulla settimana, ma con un calo dello 0,43% ad aprile.
I dati che supportano questo articolo sono tratti da Bloomberg, The Financial Times e X-rates.