Il governo di Syriza è arrivato al potere nel momento in cui la Grecia stava lottando con debiti immensi a seguito della crisi finanziaria globale e della crisi del debito sovrano europeo (che in gran parte è responsabile di aver innescato). I partiti greci di vecchia data hanno lottato con le misure richieste dall'UE e dal FMI come condizioni per una serie di prestiti di salvataggio. Questo ha creato le premesse perché Syriza (un'alleanza radicale dei partiti di sinistra) andasse al potere, tra le promesse che i creditori avrebbero stracciato gran parte del debito greco e che avrebbero rifiutato l'austerità; non è andata proprio così e tra gli elettori greci è cresciuta costantemente la disillusione.
Il primo ministro greco Alexis Tsipras aveva promesso di trattare le recenti elezioni al Parlamento europeo come un voto di fiducia al suo governo. Alle elezioni parlamentari dell'UE, la Nuova Democrazia (Nea Dimokratia-ND) è andata in testa per cui Tsipras ha annunciato elezioni generali, anticipando il voto previsto per ottobre.
La Nuova Democrazia ha preso 8 seggi; Syriza ne ha ottenuti 6; il Movimento per il Cambiamento, il Partito Comunista Greco, e il Golden Dawn (Alba Dorata, di estrema destra) hanno tutti preso due seggi e Soluzione Greca ha vinto un seggio. Il partito al governo ha anche subito perdite nelle elezioni locali in Grecia.
Mentre l'aspettativa è che Syriza verrà spazzato via nelle prossime elezioni generali, Tsipras sta cercando di incentrare la sfida tra il perseguimento dei suoi piani o il ritorno alla crisi economica.
Dichiarandosi “pronto alla battaglia”, Tsipras sostiene che un voto per la Nuova Democrazia riporterebbe la Grecia a: “l'oscurità dell'austerità, l'oscurità della crisi, gli oligarchi, il Fondo Monetario Internazionale”.
Syriza è salito al potere a gennaio 2015 ed è arrivato pericolosamente vicino a costringere la nazione a sospendere il suo uso dell'euro durante le discussioni con i suoi creditori di FMI ed Eurozona sia per la remissione che per la ristrutturazione del debito, opponendosi alle condizioni imposte dai creditori sui loro prestiti. I caveat legati ai prestiti avevano lo scopo di collocare l'economia della Grecia su una base sostenibile, ma includevano severi requisiti di austerità e la vendita di alcune imprese statali.
Le nuove elezioni per il parlamento greco si terranno il 7 luglio.