I principali mercati azionari mondiali erano misti la scorsa settimana. Si sono alleviate in minima parte le tensioni nel Golfo e c’è stata la riunione dei leader mondiali per il vertice del G20 a Osaka, in Giappone. Jeremy Hunt e Boris Johnson si stanno sfidando per la leadership del partito conservatore e per la posizione di prossimo Primo Ministro del Regno Unito. Negli Stati Uniti, il Partito Democratico ha avviato il processo di ricerca per trovare chi sfiderà Donald Trump alla presidenziali del prossimo anno, sfida simile a quella che si sta tenendo nel Regno Unito.
La sessione di negoziazione settimanale ha segnato anche quella finale per il mese e per il secondo trimestre del 2019. Questo riepilogo fornisce i dati settimanali e mensili.
Indici azionari
In Europa nel corso della settimana, il FTSE è salito dello 0,24% nella settimana scorsa a quota 7425,6, in rialzo dell'1,3% a giugno; il Dax ha concluso a quota 12399, lo 0,48% in più rispetto alla chiusura della scorsa settimana e terminando il mese in rialzo del 2,9%; il CAC è salito dello 0,19% per chiudere la sessione ai 5539, chiudendo giugno ad un +3,3%.
Il Dow ha chiuso la settimana in ribasso dello 0,45% ai 26600, ma ha guadagnato lo 0,45% sul mese. L'indice del Nasdaq composite è sceso dello 0,32% nel corso della settimana a quota 8006,2, ma a giugno ha reso il 3,4%.
Il Nikkei 225 ha chiuso la sessione settimanale in rialzo dello 0,08% a quota 21276, segnando a giugno un +1,9%.
Mercati valutari
Nei mercati valutari la scorsa settimana, l'Euro si è nuovamente assestato con gli scambi migliori. La scorsa settimana, il dollaro si è indebolito contro la sterlina chiudendo a quota 1,2714$ a sterlina, una perdita settimanale dello 0,11% e sul mese dello 0,73%. Il biglietto verde ha perso forza contro l'euro la scorsa settimana, scendendo dello 0,49% chiudendo agli 1,1383$ a euro, registrando una perdita del 2,1% a giugno.
Il dollaro si è rafforzato contro la valuta giapponese salendo a quota 107,7 yen a $, facendo registrare un guadagno dello 0,24% durante la settimana, ma uno scivolone dello 0,76 nel mese.
L'Euro si è rafforzato contro lo Yen, chiudendo ai 122,7, segnando un guadagno dello 0,73% nel corso della settimana e dell'1,3% a giugno. La settimana scorsa la valuta comune era più forte rispetto alla sterlina, con la chiusura che ha visto una sterlina acquistare 1,1169€, un guadagno settimanale dello 0,38% e mensile dell'1,3%.
L'Euro ora acquista 1,1105 CHF, un guadagno dello 0,13% sulla settimana, ma un indebolimento dello 0,75% sul mese.
Mercati delle materie prime
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del petrolio greggio Brent è sceso a quota 64,74 dollari al barile, un ribasso dello 0,71% nel corso delle contrattazioni settimanali ma con un guadagno del 2,3% a giugno. Le tensioni nella regione del Golfo restano alte con una retorica bellicosa del presidente Trump nei confronti dell'Iran. Il valore dell'oro è salito la scorsa settimana chiudendo ai 1410,1$ l'oncia, un guadagno settimanale dello 0,77% e del 5,2% a giugno. È probabile che un'escalation di tensione in Medio Oriente invii l’oro in rialzo.
I dati che supportano questo articolo sono tratti da Bloomberg, The Financial Times e X-rates.