Sabato, un impianto di produzione petrolifera dell’Arabia Saudita ad Abqaiq è stato attaccato da più droni, che hanno colpito 17 sedi all’interno della struttura. L’attacco è stato rivendicato dai ribelli Houthi che combattono contro il governo dello Yemen, sostenuto militarmente dall’Arabia Saudita. È noto che i ribelli abbiano il sostegno militare dall’Iran, alimentando quindi il sospetto che le “armi sofisticate” usate per colpire l’impianto petrolifero potessero provenire solo dall’Iran; se gli Stati Uniti venissero coinvolti in azioni militari di ritorsione contro obiettivi iraniani, si aumenterebbe quindi la possibilità di un’escalation del conflitto. Il gruppo ribelle ha avvertito di ulteriori attacchi e ha affermato di avere armi che possono colpire obiettivi in tutta l’Arabia Saudita.
L’attacco ha interrotto la produzione di petrolio saudita, riducendola del 50% e provocando un calo del 5% nella produzione globale. Il ripristino della piena produzione richiederà probabilmente molte settimane. A livello globale, il petrolio dell’Arabia Saudita rappresenta circa il 13% della produzione.
L’attacco ha visto il prezzo del greggio impennarsi sui mercati globali con il Brent che è salito dai 60,22$ prima dell’attacco al picco dei 69,02$ lunedì. Il prezzo è attualmente sceso ai 67,89$ (al momento della scrittura). L’aumento dei prezzi di lunedì si è fermato a poco meno del 15%, rendendolo il più grande aumento in un solo giorno del prezzo del petrolio greggio Brent (un punto di riferimento del settore) dal 2008. Tuttavia, a un certo punto, il picco ha quasi toccato il 20%, facendola divenire così l’impennata di prezzo più grande in una sola giornata nella storia della materia prima. Nonostante l’evento di sabato, il prezzo del petrolio si assesta ancora ben fuori dal massimo annuale dei 86,29$, visto nell’ottobre 2018.
Responsabile della caduta del prezzo del petrolio a seguito dell’attacco, la decisione degli Stati Uniti di liberare parte della loro riserva strategica. Qualsiasi misura di ritorsione militare che gli Stati Uniti potrebbero adottare contro l’Iran causerebbe ulteriori e netti aumenti del prezzo del petrolio; allo stesso modo, anche ulteriori attacchi dei ribelli agli impianti di produzione petrolifera dell’Arabia Saudita eserciteranno una pressione al rialzo sul prezzo.
I prezzi attuali del petrolio sono bassi per gli standard storici. Nel giugno 2008, il prezzo del greggio Brent si aggirava attorno ai 140$ al barile. Da allora, il calo del prezzo del petrolio è stato dovuto a una serie di fattori tra cui un eccesso di produzione della materia prima, gli effetti economici della crisi finanziaria globale, inverni relativamente miti e, più recentemente, un rallentamento della crescita economica globale che va a deprimere la domanda di petrolio.