Come ampiamente previsto dagli analisti, alla riunione di questa settimana l’Open Markets Committee (OMC) della Federal Reserve statunitense ha deciso di tagliare il tasso di interesse. Tuttavia, la decisione presa dal comitato ha visto delle divisioni interne, con due dei suoi dieci membri che hanno votato per lasciare i tassi invariati, la maggior parte dei sette ha approvato il taglio e un singolo membro ha sostenuto un taglio più ampio.
All’indomani della decisione presa, il tasso è stato tagliato dello 0,25%, il secondo taglio dal 2008, portando i tassi in una fascia compresa dall’1,75% al 2%. I tassi sono stati mantenuti ai minimi storici dello 0,25% da dicembre 2008 a dicembre 2016, quando è iniziato il processo incrementale di normalizzazione.
Il taglio è stato giustificato dal fatto che mentre l’economia americana è robusta, il commercio globale sta rallentando, in parte a causa delle tensioni commerciali introdotte dal presidente degli Stati Uniti, in un contesto in cui l’inflazione degli Stati Uniti rimane inferiore al valore obiettivo del 2%, attestandosi invece attualmente all’1,7%. Il denaro a basso tasso d’interesse può portare ad una pressione inflazionistica nell’economia fornendo allo stesso tempo uno stimolo per le imprese;l’economia statunitense può facilmente gestire livelli di inflazione più elevati, quindi questo al momento non rappresenta un problema.
Parlando dopo l’incontro, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell ha osservato che l’aumento delle tensioni commerciali e il rallentamento della crescita globale sono stati i fattori decisivi per il taglio: “La cosa che non possiamo affrontare è proprio quello che le imprese vorrebbero, cioé una tabella di marcia consolidata per il commercio internazionale... ma abbiamo uno strumento molto potente che può contrastare in una certa misura la debolezza”.
Com’era prevedibile, Trump non è rimasto impressionato dall’azione della Fed, twittando: “Jay Powell e la Federal Reserve falliscono di nuovo. Niente coraggio, nessun senso, nessuna visione! Un terribile comunicatore!”. Powell, ovviamente, è stato nominato da Trump, in sostituzione del primo presidente femminile della Fed, Janet Yellen (nominata da Obama).
In assenza di un’ulteriore escalation nelle tensioni commerciali, un marcato deterioramento della domanda economica globale o una crisi geopolitica indefinita (come il conflitto militare in Medio Oriente), gli analisti suggeriscono che l’attuale taglio sarà l’ultimo per qualche tempo.