Dilaga la crisi politica nel Regno Unito, con un tribunale scozzese che ha dichiarato illegale una proroga, mentre altri tribunali hanno deciso che non fosse accettabile; per la decisione definitiva, la questione passa quindi questa settimana alla Corte suprema, ma il Parlamento resta per il momento sospeso. La sterlina continua il suo mini rally ma, dal punto di vista dell’analisi fondamentale, gli investitori stanno operando più in base alle intuizioni che alle informazioni.
Tutti i mercati hanno nuovamente avuto una settimana positiva.
Mercati azionari
In Europa, nel corso della settimana, il FTSE ha registrato un rialzo in chiusura di settimana dell’1,2% ai 7367,5; il Dax ha chiuso ai 12469, con un aumento del 2,3% alla chiusura della scorsa settimana; il CAC è aumentato dello 0,92% per terminare la sessione a quota 5655,5.
Il Dow ha chiuso la settimana in rialzo dell’1,6% chiudendo ai 27220. L’indice del Nasdaq composite è aumentato nel corso della settimana dello 0,91% per arrivare a quota 8176,7.
Il Nikkei 225 ha chiuso la settimana in rialzo del 3,7% per terminare la sessione ai 21988.
Mercati valutari
Sui mercati valutari la scorsa settimana, la sterlina ha nuovamente visto gli scambi migliori. Il dollaro si è indebolito contro la sterlina la scorsa settimana chiudendo agli 1,2460$ a sterlina, registrando un calo dell’1,3% rispetto alla settimana. Il biglietto verde si è indebolito anche contro l’euro la scorsa settimana, segnando un -0,27% e chiudendo agli 1,1074$ a euro.
Il Dollaro si è rafforzato rispetto alla valuta giapponese chiudendo ai 108,1 Yen a Dollaro, con un guadagno dell’1,2% sulla settimana.
L’euro si è rafforzato rispetto allo yen, chiudendo ai 119,7, con un guadagno dell’1,8% nel corso della settimana. La valuta comune era più debole rispetto alla sterlina la scorsa settimana, la chiusura ha visto un £ acquistare 1,1252€, una perdita dell’1% sulla settimana.
L’euro acquista ora 1,0962 CHF, con un guadagno dello 0,60% sulla settimana.
Mercati delle materie prime
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del petrolio greggio Brent è terminato ai 60,22$ al barile, un calo del 2,1% nel corso degli scambi settimanali, tuttavia le tensioni geopolitiche dalla chiusura di venerdì l’hanno fatto salire vertiginosamente. Il valore dell’oro è sceso la scorsa settimana chiudendo ai 1490,9$ per oncia, un calo dell’1% rispetto alla settimana, ma è probabile che gli sviluppi in Arabia Saudita dopo l’attacco a un impianto petrolifero possano farlo rafforzare se permangono le tensioni.
I dati che supportano questo articolo sono tratti da Bloomberg, The Financial Times e X-rate.