L’ultimo tentativo tra l’Unione Europea e il Regno Unito per concludere un accordo di uscita ha inviato la sterlina a livelli superiori dopo che Boris Johnson ha fatto un’inversione di marcia sui confini irlandesi, ma in pochi ora pensano sia imminente un accordo, di conseguenza la sterlina sta perdendo i suoi guadagni.
La settimana scorsa, la discussione di un accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti ha fatto salire i mercati globali.
Mercati azionari
In Europa nel corso della settimana, il FTSE ha registrato un rialzo del 3,71,3% rispetto alla chiusura della scorsa settimana, fermandosi a quota 7247,1; il Dax ha terminato ai 12512, in crescita del 4,2% a fronte della chiusura della scorsa settimana; il CAC è aumentato del 3,2% per terminare la sessione ai 5665,5.
Il Dow ha chiuso la settimana in rialzo dello 0,91% per chiudere ai 26817. L’indice del Nasdaq composite è aumentato dello 0,93% a quota 8057 nel corso della settimana.
Il Nikkei 225 ha chiuso la settimana in rialzo dell’1,8% per terminare la sessione ai 21799.
Mercati valutari
Sui mercati valutari la scorsa settimana, nella speranza di un accordo sulla Brexit, la sterlina britannica ha visto gli scambi migliori. Il dollaro si è indebolito contro la sterlina la scorsa settimana chiudendo agli 1,2683$ a sterlina, con una perdita del 3,1% sulla settimana. Il biglietto verde si è indebolito anche rispetto all’euro la scorsa settimana, postando un calo dello 0,62% per chiudere a quota 1,1043$ a euro.
Il Dollaro si è rafforzato contro la valuta giapponese ai 108,5 Yen a Dollaro, con un guadagno settimanale dell’1,5%.
L’Euro si è rafforzato contro lo Yen, chiudendo ai 119,8, con un guadagno del 2,1% nel corso della settimana. La valuta comune si è indebilita contro la sterlina la scorsa settimana, la chiusura ha visto 1 £ acquistare € 1,1486, una perdita del 2,4% sulla settimana.
L’euro acquista ora 1,1005 CHF, un guadagno settimanale dello 0,7%.
Mercati delle materie prime
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del greggio Brent è terminato a quota 60,51$ al barile, con un aumento del 3,7% nel corso degli scambi settimanali. Il valore dell’oro era inferiore la scorsa settimana, registrando la ciusura ai 1482,1$ per oncia, con un calo dell’1,6% rispetto alla settimana precedente.
I dati che supportano questo articolo sono tratti da Bloomberg, The Financial Times e X-rate.