La Brexit continua a dominare le notizie: sebbene il voto sull’accordo sia stato prorogato dal parlamento inglese, la sterlina ha guadagnato sulla prospettiva di un’uscita ordinata negoziata tra Regno Unito ed Unione Europea.
Mercati azionari
In Europa nel corso della settimana, il FTSE ha registrato un calo rispetto alla chiusura della settimana scorsa dell’1,3% ai 7150,6; il Dax ha chiuso a quota 12633, in rialzo dello 0,97% alla chiusura della scorsa settimana; il CAC è sceso dello 0,52% per terminare la sessione ai 5636,3.
Il Dow ha chiuso la settimana in calo dello 0,18% per chiudere a quota 26770. L’indice del Nasdaq composite è aumentato dello 0,4% nel corso della settimana ai 8089,5.
Il Nikkei 225 ha chiuso la settimana in rialzo del 3,2% per terminare la sessione ai 22492.
Mercati valutari
Sui mercati valutari la scorsa settimana, la sterlina ha nuovamente registrato gli scambi migliori in base alle continue speranze di un accordo sulla Brexit. Il dollaro si è indebolito nei confronti della sterlina la scorsa settimana chiudendo agli 1,2896$ a sterlina, segnando una perdita settimanale dell’1,7%. Il biglietto verde si è indebolito rispetto all’euro la scorsa settimana, scendendo dell’1% per chiudere agli 1,1157$ a euro.
Il Dollaro si è indebolito marginalmente rispetto allo yen giapponese, chiudendo a quota 108,4 Yen a Dollaro, registrando una perdita settimanale dello 0,07%.
L’Euro si è stato rafforzato contro lo Yen ai 121, con un guadagno dello 0,97% nel corso della settimana. La scorsa settimana, la valuta comune è stata più debole contro la sterlina; la chiusura ha visto un £ acquistare 1,1559€, una perdita dello 0,64% sulla settimana.
L’euro acquista ora 1,0994 CHF, una perdita settimanale dello 0.1%.
Mercati delle materie prime
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del petrolio greggio Brent ha chiuso ai 59,25$ al barile, in calo del 2,1% nel corso degli scambi settimanali. Il valore dell’oro si è alzato la scorsa settimana chiudendo agi 1487,7$ per oncia, con un aumento dello 0,38% rispetto alla settimana.
I dati che supportano questo articolo sono tratti da Bloomberg, The Financial Times e X-rate.