C’è sempre un certo grado di confusione sulla differenza tra evasione fiscale ed elusione fiscale. L’evasione fiscale è il mancato pagamento dell’imposta legalmente dovuta, quindi una questione penale; l’elusione fiscale è l’arte perfettamente legale di minimizzare l’importo dell’imposta a carico delle leggi fiscali nazionali (e internazionali) pertinenti.
L’UE vuole garantire che le società operanti sul suo territorio paghino tutte le tasse dovute sulle loro entrate (e di solito si tratta di profitti anziché di turn-over) reprimendo alcuni dei più fantasiosi sistemi di elusione fiscale utilizzati per ridurre il peso delle tasse sulle società. Tutti gli stati membri dell’UE pagano marginalmente il concetto di equa tassazione delle società, ma alcune nazioni possono trarre notevoli benefici in termini di entrate e, potenzialmente, almeno di occupazione, se adottano una visione più creativa della tassazione delle società.
12 stati dell’UE hanno bloccato un’iniziativa che richiedeva a società multinazionali con un fatturato annuo (non profit) di 750 milioni di euro di dichiarare gli utili realizzati e le tasse pagate in ciascuno dei 28 Stati membri del blocco.
È stato stimato che società del calibro di Apple, Facebook e Google evitano ogni anno 500 miliardi di dollari di tasse nell’UE spostando (abbastanza legalmente) i profitti dai paesi con rating fiscale più elevato a quelli in cui si pagano meno tasse. Le imposte su tali profitti sono significativamente più elevate in Germania, Francia e Regno Unito rispetto a Stati più piccoli come Lussemburgo, Malta e Irlanda. Ad esempio, l’imposta sulle società applicabile alle società tecnologiche globali è del 19% nel Regno Unito, ma solo del 6,25% in Irlanda.
L’Irlanda è uno dei 12 stati che hanno votato contro la legge. Il suo cane da guardia in materia fiscale e di spesa, l’Irish Fiscal Advisory Council, teme che la repressione dell’elusione fiscale potrebbe paralizzare l’economia nazionale. L’Irlanda infatti beneficia in modo significativo dei ricavi delle aziende tecnologiche globali: si stima che i ricavi di 10 importanti multinazionali forniscano la metà del gettito fiscale totale delle società irlandesi.
Mentre il livello standard di imposta sulle società in Irlanda è del 12,5%, il paese riscuote solo il 6,25% sulle entrate derivanti dalla proprietà intellettuale o dai diritti di brevetto.