I mercati delle criptovalute più popolari sono in calo da inizio settimana, mettendo in discussione il loro status di “bene rifugio”.
Domenica, il Bitcoin è aumentato del 3,34 per cento contro il dollaro, dopo aver registrato piccole perdite il giorno precedente. Al contrario, Ethereum è salito del 5,18 per cento dopo essere caduto dell’1,24 per cento nella sessione precedente, una tendenza che anche Ripple ha seguito, guadagnando il 3,06 per cento rispetto al dollaro.
Tuttavia, lunedì il Bitcoin ha rinunciato alla maggior parte dei guadagni della sessione precedente, scendendo del 3,11 per cento contro il dollaro, e la situazione si è ripetuta martedì, con il Bitcoin che ha perso di nuovo territorio contro il dollaro mentre scendeva del 3,58 per cento. I mercati dell’Ethereum hanno seguito lo stesso modello, perdendo il 3,54 per cento lunedì, seguito da un calo del 7,08 per cento durante la sessione successiva, mentre Ripple è scesa del 4,48 per cento lunedì, seguita da una caduta del 6,73 per cento martedì.
L’epidemia di coronavirus continua ad espandersi in tutto il mondo. Ultimamente, diversi paesi europei hanno annunciato i loro primi casi, ma l’Italia resta il paese più colpito con un bilancio di 11 vittime e più di 300 infezioni. In Asia, la Cina continua a essere leader in termini di numero di infezioni e decessi, con oltre 78.000 casi di infezione segnalati e oltre 2700 vittime. Il primo potenziale caso latinoamericano è già stato segnalato martedì, un residente brasiliano di 61 anni che verrà nuovamente testato per confermare la diagnosi.
Di recente, gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità hanno avvertito che i paesi al di fuori della Cina non sono preparati ad affrontare una pandemia e l’organizzazione stessa ha chiesto al resto del mondo di prepararsi a tale situazione.
“Bisogna essere pronti a gestirlo su larga scala ... e deve essere fatto in fretta”, ha dichiarato Bruce Aylward dell’OMS, in missione in Cina.
Negli Stati Uniti, uno dei massimi funzionari dei Centers for Disease Control ha fatto eco all’avvertimento dell’OMS, affermando che non si tratta di sapere se accadrà o meno, ma quando e quanti saranno interessati.
Le notizie sull’epidemia hanno causato un deflusso di capitali dai mercati finanziari, e stanno già influenzando la performance economica dell’economia globale, spingendo gli investitori verso attività che percepiscono come “più sicure”.
Fino ad ora, si è spesso ritenuto che i mercati delle criptovalute fossero immuni all’epidemia di coronavirus e che, almeno nel lungo periodo, offrissero stabilità agli investitori in tempi di crisi. In realtà, il Bitcoin è spesso paragonato all’oro dai suoi credenti, ma al momento potrebbe essere difficile sostenerlo dato che (a differenza dei mercati delle criptovalute) i mercati dei futures sull’oro sono rimasti in territorio positivo fino a questa settimana. I sorprendenti movimenti delle criptovalute di questa settimana mettono in dubbio questa teoria.
In ogni caso, è troppo presto per parlare di un cambiamento nella tendenza di mercato. Almeno per quanto riguarda il Bitcoin, anche se la serie perdente persiste da qualche tempo, questa svolta negativa potrebbe essere di breve durata dato che i mercati si aspettano l’imminente dimezzamento dei Bitcoin, che probabilmente si verificherà a maggio 2020. È anche utile ricordare che nonostante le improvvise perdite subìte questa settimana, i mercati delle criptovalute hanno guadagnato molto terreno da inizio anno.