I futures sul petrolio sono in calo dallo scorso mercoledì quando i futures sul Brent sono crollati del 13,08 per cento e i futures sul petrolio del Texas occidentale intermedi sono scesi del 12,8 per cento.
Per capire cosa sta succedendo in questo mercato, è importante capire che il mercato mondiale del petrolio è attualmente minacciato da un problema che persiste, più o meno, dal 2014.
I mercati petroliferi hanno dovuto affrontare problemi di offerta eccessiva dal 2014, con l'apice della produzione di olio di scisto canadese e americano, una domanda globale in calo legata alla decelerazione dell'economia cinese e la situazione geopolitica è diventata ancora più complicata tra i produttori di petrolio. Per questo motivo, i prezzi del petrolio sono diminuiti sostanzialmente durante il periodo 2014-2016, scendendo al di sotto del livello di 30 $ a gennaio 2016 dopo essere stati a 100 $ al barile a settembre 2014.
Esistono diversi paesi che dipendono fortemente dalla loro produzione di petrolio, soprattutto in termini di finanze, quindi è importante per loro che i prezzi del petrolio siano "stabili" o favorevoli a loro. Questo è il motivo per cui l'OPEC, un'organizzazione di 14 membri che controlla oltre il 40 per cento della produzione globale, ha compiuto notevoli sforzi (spesso con l'aiuto di paesi non OPEC) per influenzare l'offerta globale di petrolio al fine di aumentare i prezzi.
Nel 2016 la Russia, insieme ad altre 20 nazioni, si è unita all'OPEC nei suoi sforzi, creando l'alleanza OPEC Plus. Insieme, hanno concordato di ridurre la produzione di petrolio di 1,8 milioni di barili al giorno entro novembre 2016. Il prezzo medio mensile, che a quel punto era riuscito a recuperare, ha continuato la sua tendenza al rialzo, raggiungendo un picco nell'ottobre 2018 quando ha raggiunto il livello di 76 $.
Da allora, il prezzo medio mensile non è stato in grado di superare il livello di 70 $. In effetti, i prezzi del petrolio sono stati generalmente più bassi dell'anno scorso rispetto al 2018 e dall'inizio dell'anno, i prezzi del petrolio sono crollati a causa degli effetti economici globali dell'epidemia di coronavirus.
Venerdì, i commercianti di futures sul petrolio hanno appreso del crollo dell'accordo OPEC, portando i futures sul petrolio del Brent del -9,44 per cento, la più grande perdita giornaliera dal 2008. Al contrario, i futures del greggio WTI sono diminuiti del 10,07 per cento, il più grande giorno per giorno perdita giornaliera dal 2014 e raggiungendo il livello più basso dal 2016.
L'OPEC, guidato dall'Arabia Saudita, ha promosso una riduzione della produzione di 1,5 milioni di barili al giorno, oltre a prolungare il periodo di una riduzione della produzione esistente di 2,1 milioni di barili al giorno oltre la fine di marzo. Tuttavia, la Russia ha espresso la sua mancanza di conformità con questo piano sull'ultima riunione dell'OPEC, che ha avuto luogo a Vienna venerdì scorsa settimana.
"Ci sono state sei ore di negoziati privati ma la Russia e l'Arabia Saudita non sono riuscite a raggiungere un accordo", ha detto il ministro del petrolio iraniano dopo l'incontro, "Questo è stato uno dei peggiori incontri che ho visto nella storia dell'OPEC", ha aggiunto .
Questa è, naturalmente, una cattiva notizia per i mercati petroliferi, in particolare tenendo conto delle affermazioni sulla richiesta di petrolio per il suo più grande declino nella storia nel primo trimestre a causa degli effetti economici dell'epidemia di coronavirus.
Ora ci si aspetta che i paesi dell'OPEC Plus prendano le proprie decisioni separatamente in merito ai propri livelli di produzione, tuttavia è molto probabile che l'Arabia Saudita e i suoi alleati finiranno per ridurre la produzione mondiale di petrolio di circa 1 milione di barili al giorno.