I cambiamenti politici ed economici sono alla base dell’analisi fondamentale. Questi possono spesso influenzare il mercato forex. Gli operatori che si basano sull'analisi fondamentale raccolgono notizie forexe informazioni sulle previsioni del tasso di disoccupazione, le politiche economiche, l’inflazione e i tassi di crescita.
Qui su Dailyforex potrete trovare un'analisi fondamentale periodica degli eventi a maggior rilievo in grado di influenzare i movimenti valutari. La maggior parte dei trader in genere combina l’analisi fondamentale con l' analisi tecnica forexper tracciare gli effettivi punti d’ingresso e di uscita dei propri scambi e per confermare le informazioni fornite dall’analisi fondamentale.
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Continuano a indietreggiare i mercati azionari dal momento che le deludenti notizie economiche provenienti dagli USA spingono i mercati al ribasso. La settimana si è chiusa con un report sugli occupati del settore non agricolo che ha mostrato una contrazione dei posti di lavoro e una crescita degli occupati del settore privato peggiore delle attese.
Il capitale di rischio si è ridotto non appena gli investitori sono diventati contrari ad assumersi rischi a causa dei dati negativi dell'economia negli USA. La combinazione di dati negativi sulle costruzioni ed una revisione del PIL hano fatto scendere l'indice S & P 500 di 40 punti o del 3,65% nella settimana.
Ottima performance dei mercati azionari nel corso di questa settimana con l’indice S&P 500 che ha messo a segno un guadagno di 26 punti ossia del 2,4% per chiudere la settimana a 1117.
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La forza delle oscillazioni nel momentum di mercato ha continuato ad essere molto forte questa settimana dal momento che il mercato è stato dominato da notizie che hanno incrementato la volatilità. Durante la settimana è stato reso noto un report sull’occupazione negli USA peggiore delle attese che ha spinto al ribasso gli indici azionari verso i minimi del range di trading settimanale.
La settimana è stata positiva per i mercati azionari, ma la forte volatilità ha reso scostante il rally. La notizia giunta a metà settimana sulla decisione del governo cinese di vendere le attività detenuta nella zona euro ha spinto con forza il mercato al ribasso ma dopo una smentita arrivata giovedì i mercati sono riusciti a recuperare bene. La situazione in Europa continua comunque a essere critica anche in seguito alla decisione di Fitch di abbassare il rating della Spagna a AA.
Dato che solo due settimane sono passate da quando é stato annunciate il piano di salvataggio per la Grecia, é ancora troppo presto per sapere se funzionerà. A prescindere dal risultato, il piano di salvataggio (senza citare la crisi concomitante) si preannuncia come il motore del mercato del 2010. Gli investitori riposizionano le loro chips, ed emergono dei “candidati di punta”. Vi può sorprendere che uno di questi é lo Yen giapponese.
Gli assets più rischiosi hanno continuato ad essere volatili e, anche se il mercato azionario ha riacquistato parte del suo valore all'inizio della settimana, l'Euro ed i mercati del Petrolio hanno continuato a soffrire.
Il vulcano ha eruttato durante la settimana poiché i problemi di solvibilità del debito nella periferia dell’Europa hanno creato il panico in tutto il mondo ed i mercati finanziari hanno avuto comportamenti conseguenti.
I titoli del comparto finanziario hanno spinto il mercato al ribasso questa settimana dal momento che le indagini condotte dalla procura federale degli Stati Uniti con possibili risvolti penali che coinvolgono Goldman Sacks hanno creato incertezza.
Nonostante l’ombra dell’accusa della SEC verso Goldman Sachs e il nervosismo in Europa, l’indice S&P 500 è riuscito a mettere a segno un rally di 25 punti. L’indice ha chiuso la settimana a 1217, in rialzo del 2,1%.
Le preoccupazioni sui rischi di insolvenza hanno dominato i mercati nella prima parte della settimana e hanno spinto gli investitori a spostare i propri capitali verso investimenti di rifugio. L’Oro, i Titoli di Stato e il dollaro sono stati i beneficiari di questi spostamenti e della recente trepidazione che ha caratterizzato i mercati.
I titoli a più alto rischio, che comprendono i mercati azionari, hanno chiuso in positivo la settimana. I mercati azionari erano chiusi venerdì sia negli USA che in Europa per la festività del Venerdì Santo.
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Registrati per ricevere gli ultimi aggiornamenti di mercato ed i segnali gratis direttamente alla tua email.Il lento incremento dei mercati azionari è continuato per tutta la settimana scorsa, così come il rafforzamento del dollaro statunitense. Nel corso delle ultime settimane la forte correlazione che sembra legare la valuta statunitense ai mercati azionari si è al momento dissolta dal momento che il dollaro è diventato la valuta di riferimento a seguito delle questioni fiscali che hanno afflitto l’Unione Monetaria Europea. Durante questa settimana, l’indice S&P 500 ha chiuso in rialzo di un punto percentuale a 1166. Nel corso delle ultime quattro settimane il Dow Jones Industrials, l’indice S&P500 e il NASDAQ hanno tutti chiuso in terreno positivo.
Buone performance per dollaro, mercati azionari e la maggior parte delle materie prime dal momento che i pochi dati economici pubblicati nel corso della settimana scorsa non sono riusciti a far prevalere la volatilità sui mercati.
Buone performance questa settimana per i titoli più rischiosi grazie ai rialzi di petrolio ed azioni e al ritracciamento del dollaro.